E' morto ieri a Bologna all'età di 62 anni Umberto Tasca, a lungo direttore editoriale della Zanichelli. Aveva appena lasciato in ambulanza un ospedale milanese, in zona "Città studi", per rientrare nella sua casa bolognese. Da tempo era malato di un tumore. I funerali si terranno domani, con partenza alle ore 15.15 dalla camera mortuaria della Certosa di Bologna, e alle ore 15.30 si terrà la cerimonia funebre nella Sala del Pantheon della stessa Certosa.
Nato a Milano nel 1946, Tasca si laureò in architettura e fu fra i fondatori della milanese Clup (Cooperativa Libraria Universitaria del Politecnico). Lì fu di esempio a molti giovani che oggi occupano posti di rilievo nell'industria editoriale (era un leader carismatico, ma mai avrebbe usato questa espressione, specie per se stesso). Si trasferì a Bologna nel 1974, occupandosi ben presto di libri di architettura per la casa editrice Zanichelli. Dal 1982 al 1993 fu a capo di una redazione autonoma a Milano, dove seguiva soprattutto testi per le scuole pubblicati dal gruppo Zanichelli. Tornato a Bologna, fu direttore editoriale della casa editrice fino al 2004, quando abbandonò i compiti operativi e si concentrò sulla formazione di giovani redattori, grafici e autori. È lo scopo della Fondazione Ambicò, a cui ha dato vita insieme alla Zanichelli e di cui era presidente. Persona schiva, Umberto Tasca si mantenne volutamente lontano dalle ribalte editoriali: ''ma quanti hanno lavorato con lui non possono dimenticare le sue doti intellettuali, umane e tecniche'', si legge nel comunicato diffuso da Zanichelli per annunciarne la scomparsa. Tasca seguì, come regola di vita professionale, il motto di un architetto che amava: "Dio è nel dettaglio". Quando possibile, convinceva gli autori a costruire libri "a pagine bloccate", nei quali sono le esigenze e in particolare i tempi di chi impara a dettare il ritmo di chi scrive o insegna, e non viceversa. Ma i tempi degli ultimi mesi della sua vita sono stati dettati da un male incurabile. (ADNKRONOS)