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Lutto 02 Mag 2010

E' morto improvvisamente all'alba del Primo Maggio Amedeo Vergani, fotoreporter e sindacalista dell'Associazione lombarda dei giornalisti. I funerali si terranno oggi alle ore 14.30 Siddi: "Scompare un protagonista dell'informazione visiva, ha dato dignit

Si è spento improvvisamente, all'alba del Primo Maggio, Amedeo Vergani, fotoreporter di razza, rappresentante sindacale dei fotogiornalisti italiani, impegnato in prima linea nelle battaglie sindacali della Fnsi e dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, amico di tutti noi. Ancora increduli e feriti. La Federazione nazionale della stampa, costernata. esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia.

Si è spento improvvisamente, all'alba del Primo Maggio, Amedeo Vergani, fotoreporter di razza, rappresentante sindacale dei fotogiornalisti italiani, impegnato in prima linea nelle battaglie sindacali della Fnsi e dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, amico di tutti noi. Ancora increduli e feriti. La Federazione nazionale della stampa, costernata. esprime il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia.

Amedeo, classe 1944, lascia la madre, la moglie e i tre figli I funerali si svolgeranno alle ore 14.30 di martedì 4 maggio. Il corteo funebre muoverà dall'abitazione di Amedeo, in via Emiliani 6 a Merone di Como.

SIDDI RICORDA AMEDEO VERGANI, L’UOMO DELLA DIGNITÀ DEL FOTOGIORNALISMO
Con Amedeo Vergani, morto ieri nel sonno a 65 anni, scompare un protagonista dell’informazione visiva, un promotore della qualificazione professionale e dei diritti dei fotogiornalisti, un uomo del sindacalismo di categoria di inesauribili risorse.
Tenacemente attaccato alla sua professione,amata quanto la sua famiglia, radicato nelle sua provincia (era nato a Erba e abitava a Merone di Como), brillante e geniale, entusiasta, ha vissuto con passione non comune il lavoro e l’impegno a favore dei colleghi, occupandosi a fondo delle sfide vecchie e nuove per un fotogiornalismo messo in discussione dallo sviluppo della tecnologia e da modelli industriali e organizzativi che ne disconoscono il valore. Un impegno motivato e competente, incardinato in una esperienza professionale vissuta in profondità: redattore alla Provincia di Como, caporedattore a Lecco poi fotoreporter professionista per importanti testate italiane internazionali, in particolare tedesche, per le quali ha prodotto servizi sulla mafia, sull’apartheid in Sud Africa, sugli emirati arabi, sulla società isolana ai tempi e nei luoghi del banditismo in Sardegna; curatore a lungo dell’archivio  geografico della De Agostini; fotodocumentarista di libri di successo.
L’ultima battaglia di Amedeo Vergani è per un tariffario minimo (neanche il tempo di verificare gli efetti del primo accordo con l’Uspi) per il riconoscimento della pari dignità del giornalista. Appena un mese l’ultima riunione a Roma, nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con i colleghi dei gruppi regionali del settore. Le sue intuizioni, le sue battaglie, le sue proposte sono bagaglio del sindacato di categoria che ha ora compiuto più difficile: continuare senza poter avere le valutazioni, le sollecitazioni, le azioni di Amedeo Vergani, pronto a qualsiasi ora del giorno e della notte per dare il suo contributo. Una voce distinguibile e mai “inglobata”, la sua; una figura di giornalista che non mai messo se stesso ma il suo servizio davanti all’obiettivo. Un collega da onorare e ricordare con rimpianto e commozione.
Ai famigliari il cordoglio e i sentimenti di vicinanza e affetto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, della quale Amedeo Vergani è stato consigliere e  fino all’ultimo dirigente  con il Gruppo dei Giornalisti dell’informazione visiva, nonché componente della commissione contratto e consigliere dell’Associazione lombarda dei giornalisti. 

DA LSDI.IT - AMEDEO VERGANI MORTO ALL’IMPROVVISO

 

Amedeo Vergani, uno dei fondatori e degli animatori di Lsdi, è morto improvvisamente nella sua casa di Merone di Como. Aveva 65 anni.

Giornalista professionista, dopo essere stato cronista e redattore di quotidiani, dalla fine degli anni ’70 si era dedicato alla realizzazione di fotoreportage come inviato di riviste italiane e straniere (qui il suo sito web). Da diversi anni era  impegnato in organismi della Fnsi come rappresentante dei giornalisti dell’informazione visiva e a Milano aveva fondato il Gruppo sindacale dei giornalisti dell’ informazione visiva, che faceva capo all’ Associazione lombarda dei giornalisti e con cui aveva ingaggiato ripetute battaglie per la difesa degli interessi del giornalismo dell’ immagine e, più in generale, per difendere il valore di una qualità alta di tutto il giornalismo.

Di questo avevamo cominciato a parlare da tempo, con Amedeo Vergani,  impegnandoci – insieme ad altri colleghi – per realizzare in seno alla Fnsi un Centro di analisi e documentazione sui problemi dell’ informazione del giornalismo (come tra l’ altro previsto dallo statuto della Fnsi). 

Decidemmo per questo di dare vita a Lsdi, facendolo nascere come un organismo spontaneo ed autonomo, anche se fortemente collegato col sindacato, e Amedeo Vergani è stato in questi anni uno degli animatori più vivaci ed entusiasti.  E non solo sui problemi specifici del fotogiornalismo.  

Lo salutiamo con le parole di un suo amico e collega, Marco Capovilla, di Fotografia&Informazione. 

A tutti noi mancherà un caro amico e bravo e scrupoloso collega. Alle battaglie sindacali del vacillante fogiornalismo italiano viene invece a mancare una autentica colonna portante, praticamente l’ unica accreditata nelle istituzioni giornalistiche e sindacali.
Non è un bel momento, da tutti i punti di vista.

Amedeo Vergani lascia la moglie, tre figli e la madre. I funerali si svolgeranno alle ore 15 di martedì 4 nella Chiesa parrocchiale di Merone di Como. Il corteo funebre muoverà dall’ abitazione di Amedeo, in via Emiliani 6, a Merone.

ASSOSTAMPA LIGURE: L’ADDIO AD AMEDEO VERGANI

Con Amedeo scompare una figura limpida e coerente del fotogiornalismo italiano e del mondo sindacale.

Con il suo lavoro ha dato dignità alla professione del giornalismo per immagini e con il  suo impegno sindacale ha costruito le prime, seppur ancora parziali, tutele e riconoscimenti ad un lavoro troppo spesso disconosciuto.

Un motivo in più per ricordarlo continuando il suo impegno che deve essere di tutta la categoria e di tutto il nostro sindacato.

Ai familiari e ai suoi cari l’abbraccio e il ricordo, non retorico, degli amici del giornalismo ligure   e  del sindacato ligure dei giornalisti.

IL SEGRETARIO
Marcello Zinola            

 

@fnsisocial

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