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Fnsi 29 Gen 2004

Durissime prese di posizione delle Assostampa Liguria, Sindacato Veneto, Puglia, Abruzzo, Valle d'Aosta contro le posizioni della minoranza

Durissime prese di posizione delle Assostampa Liguria, Sindacato Veneto, Puglia, Abruzzo, Valle d'Aostacontro le posizioni della minoranza

Durissime
prese di posizione
delle Assostampa Liguria, Sindacato Veneto, Puglia, Abruzzo, Valle d'Aosta
contro le posizioni
della minoranza

L’Associazione Ligure dei Giornalisti denuncia con amarezza e sconcerto il voto del CdA (uscente e scaduto da tempo) dell’Inpgi che ha respinto la proposta del Presidente dell’Istituto, di corrispondere il contributo alla Federazione Nazionale della Stampa e alle Associazioni Regionali di Stampa per l’attività degli uffici di corrispondenza dell’Inpgi stessa. Va subito detto che il risultato “trasversale” raggiunto dal CdA uscente con il voto di consiglieri dell’”opposizione” e di uno della “maggioranza” offre subito tre concreti risultati. · Il primo: l’avvio concreto del programma, anticipato dall’opposizione nella campagna elettorale per il rinnovo del CdA Inpgi: l’azzeramento o quasi del peso delle Associazioni di Stampa regionali “non” milanesi o romane, non solo nell’Inpgi ma in tutti gli istituti di categoria (sindacato, ordine, Casagit, fondo previdenziale). · Il secondo: il blocco del lavoro degli uffici di corrispondenza non solo nelle regioni “invise” ai guardiani della democrazia protagonisti del voto nel CdA, ma su tutto il territorio con possibili pesanti ricadute anche occupazionali nelle sedi delle Ars che coprono il lavoro per gli istituti di categoria come l’Inpgi e la Casagit. Il tutto camuffato dallo strumentale atteggiamento di dire “no” al contributo alla Fnsi e di lasciare quello alle Associazioni regionali. · Il terzo: in Liguria, a partire dal prossimo febbraio, non saremo più in grado di fornire le consulenze e tutta l’assistenza gratuita sino a oggi prestata a tutti i colleghi, andando ben al di là del “valore” del contributo Inpgi ricevuto per questo lavoro quotidiano per tutti i colleghi di qualsiasi “ordine, grado e orientamento”, con un notevole risparmio per le spese di gestione della stessa Inpgi. Non avevamo dubbi sulle mire e sui progetti dell’”opposizione” che sotto la bandiera “Inpgi si cambia”, intende (per esempio) il cambiamento come il diritto al veto nei confronti di chi ha vinto le elezioni di indicare un presidente (Gabriele Cescutti) o sulla litania delle diffamatorie accuse alle Associazioni di stampa, “prezzolate” dai contributi Inpgi per sostenere in modo camuffato la campagna elettorale di Cescutti. A chi invece ha (legittimamente) condiviso questo “cambiamento” chiediamo di riflettere sul primo risultato concreto ottenuto (in attesa del commissariamento e dello smantellamento dell’Inpgi?): la cancellazione o la penalizzazione pesante dell’assistenza previdenziale non solo per i colleghi delle invise Assostampa regionali, ma anche delle realtà ombelico del mondo giornalistico (Napoli, Roma e Milano) ripetutamente indicate dall’opposizione e dove la stessa opposizione ha ottenuto buoni consensi. L’Associazione Ligure dei giornalisti ritiene quindi un gravissimo errore il voto del CdA uscente e scaduto da tempo su una delibera di ordinaria amministrazione e informa dell’impossibilità, a partire dal prossimo febbraio, di garantire l’attività del proprio ufficio di corrispondenza Inpgi in assenza di un contributo certo da parte dell’Istituto. Servizio che resterà sospeso fino a quando l’Istituto non avrà provveduto alla corresponsione dell’indispensabile contributo da sempre erogato. Il Sindacato giornalisti del Veneto esprime ferma protesta per il voto con il quale il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha respinto la proposta del Presidente dell’Istituto di corrispondere il contributo alla Federazione Nazionale della Stampa e alle Associazioni Regionali di Stampa per la normale attività degli organismi di tutela previdenziale dei giornalisti. Alcuni consiglieri, cercando strumentalmente di far approvare il contributo solo per le Associazioni e non per la Fnsi, hanno voluto compiere un atto ostile, di divisione nei confronti del sistema di rappresentanza di categoria nel quale le attività del Sindacato nazionale e degli uffici di corrispondenza dell’Inpgi che operano nelle Associazioni regionali di stampa sono strettamente collegate. Mentre le Associazioni regionali di stampa garantiscono quotidianamente il servizio di assistenza previdenziale a tutti i colleghi, la Fnsi ne coordina e ne sostiene l’attività, ed in particolare gli assicura il funzionamento degli sportelli per i freelance al fine di curare anche i rapporti tra i singoli e la gestione separata dell’Istituto. Il Sindacato giornalisti del Veneto ritiene un grave errore il voto negativo del CdA dell’Inpgi, peraltro da tempo scaduto, su una delibera di ordinaria amministrazione e dichiara l’impossibilità a garantire l’attività del proprio ufficio di corrispondenza Inpgi in assenza di un contributo certo da parte dell’Istituto. Il Sindacato giornalisti del Veneto dichiara altresì che la sospensione delle prestazioni di assistenza previdenziale si protrarrà fino a quando l’Istituto non avrà provveduto alla corresponsione dell’indispensabile contributo da sempre erogato. Il Presidente dell’Associazione della Stampa di Puglia, Felice Salvati mostra stupore ed incredulità per l’atteggiamento della minoranza che ha impedito al consiglio di amministrazione dell’Inpgi di erogare il contributo trimestrale alle Associazioni regionali (ed alla Fnsi) per il regolare funzionamento degli uffici di corrispondenza dell’Istituto. La Giunta esecutiva dell’ Assostampa pugliese valuterà nei prossimi giorni la gravità dell’accaduto e prenderà le decisioni conseguenti. Resta il disorientamento dei colleghi verso un modo di agire – quello della minoranza che da qualche tempo opera all’interno degli organismi della categoria – che non risponde probabilmente più agli interessi dei giornalisti ma a quello di uno sfascismo che qualcuno vorrebbe fosse sempre più dilagante. Non a caso l’esempio viene proprio dall’ Inpgi dove una minoranza impedisce ad una larga maggioranza di governare l’Istituto dopo aver vinto democraticamente le elezioni. Una prevaricazione inaccettabile da parte di chi cerca di imporre regole che non sarebbero possibili nemmeno in una amministrazione condominiale. L'Associazione della Stampa Abruzzese esprime una dura protesta per la mancata approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell'Inpgi della delibera che eroga il contributo da sempre previsto per la Fnsi e le Associazioni Regionali di Stampa che assicurano con i loro uffici ed il loro personale l'assistenza previdenziale ai colleghi. Evidentemente c'è chi punta allo sfascio non solo del Sindacato ma di tutta l'organizzazione che la categoria si è data faticosamente in questi anni. Per interessi personali e particolari si dimentica qual é il vero interesse dei giornalisti. L'Associazione della Stampa Abruzzese giudica un errore, il voto negativo del CdA dell'lnpgi, peraltro su una delibera di ordinaria amministrazione. Del resto, in mancanza di certezze per quanto riguarda l'erogazione del contributo previsto, l'Associazione abruzzese non è in grado di garantire l'attività dell'ufficio di corrispondenza dell'Istituto. Pertanto, l’assistenza previdenziale per i colleghi abruzzesi è sospesa fino a quando questa assurda situazione non sarà rimossa. L'Associazione della Stampa Valdostana esprime ferma protesta per il voto con il quale il Consiglio di amministrazione dell'Inpgi ha respinto la proposta del Presidente dell'Istituto di corrispondere il contributo alla Federazione Nazionale della Stampa e alle Associazioni Regionali di Stampa per la normale attività degli organismi di tutela previdenziale dei giornalisti. Alcuni consiglieri, cercando strumentalmente di far approvare il contributo solo per le Associazioni e non per la Fnsi, hanno voluto compiere un atto ostile, di divisione nei confronti del sistema di rappresentanza di categoria nel quale le attività del Sindacato nazionale e degli uffici di corrispondenza dell'Inpgi che operano nelle Associazioni regionali di stampa sono strettamente collegate. Mentre le Associazioni regionali di stampa garantiscono quotidianamente il servizio di assistenza previdenziale a tutti i colleghi, la Fnsi ne coordina e ne sostiene l'attività, ed in particolare gli assicura il funzionamento degli sportelli per i freelance al fine di curare anche i rapporti tra i singoli e la gestione separata dell'Istituto. L'Associazione della Stampa Valdostana ritiene un grave errore il voto negativo del CdA dell'Inpgi, peraltro da tempo scaduto, su una delibera di ordinaria amministrazione e dichiara l'impossibilità a garantire l'attività del proprio ufficio di corrispondenza Inpgi in assenza di un contributo certo da parte dell'Istituto. L'Associazione della Stampa Valdostana dichiara altresì che la sospensione delle prestazioni di assistenza previdenziale si protrarrà fino a quando l'Istituto non avrà provveduto alla corresponsione dell'indispensabile contributo da sempre erogato.

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