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Editoria 29 Apr 2005

Due giornate di sciopero alla Gazzetta dello Sport

Due giornate di sciopero sono state indette dall'assemblea dei redattori della Gazzetta dello Sport, con decorrenza immediata. Pertanto il quotidiano sportivo non sarà in edicola sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. L'assemblea ha inoltre affidato al Comitato di Redazione un pacchetto di altri tre giorni di sciopero.

Due giornate di sciopero sono state indette dall'assemblea dei redattori della Gazzetta dello Sport, con decorrenza immediata. Pertanto il quotidiano sportivo non sarà in edicola sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. L'assemblea ha inoltre affidato al Comitato di Redazione un pacchetto di altri tre giorni di sciopero.

Due giornate di sciopero sono state indette dall'assemblea dei redattori della Gazzetta dello Sport, con decorrenza immediata. Pertanto il quotidiano sportivo non sarà in edicola sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. L'assemblea ha inoltre affidato al Comitato di Redazione un pacchetto di altri tre giorni di sciopero. L'agitazione è stata proclamata in seguito alla comunicazione di Rcs dell'intenzione di reindirizzare il sito internet della Gazzetta dello Sport sul sito del Corriere della Sera. (ANSA) «Quanto sta accadendo alla Gazzetta dello Sport è veramente spiacevole». Così si è espresso Franco Siddi, presidente della Fnsi e rappresentante della Federstampa presso l'Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), sui motivi che hanno originato lo sciopero di due giorni al quotidiano milanese. «Un passaggio formale burocratico sul tavolo delle relazioni sindacali, come può essere una comunicazione a 72 ore di distanza, non corrisponde all'esigenza di garantire la necessaria corresponsabilità» ha aggiunto Siddi, secondo cui è «auspicabile che si ritrovi rapidamente la strada del confronto serio, preventivo, di merito». «Piuttosto - ha concluso il presidente della Fnsi - è preoccupante che anche editori illuminati sbaglino strada proprio quando comincia il negoziato contrattuale che vorremmo confronto prima che scontro, al quale comunque, come dimostra la stessa redazione della Gazzetta, siamo abbondantemente preparati». (ANSA)

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