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Sindacale 31 Lug 2006

Diritto di cronaca: incontro tra Assostampa Umbria, Ordine e il capo della procura della Repubblica di Perugia

29 luglio - Una delegazione dell'Ordine regionale dei giornalisti, dell'Associazione stampa umbra e dell' Unione cronisti si è incontrata con il procuratore capo della procura della Repubblica di Perugia, Nicola Miriano, presente anche il procuratore aggiunto Federico Centrone.

29 luglio - Una delegazione dell'Ordine regionale dei giornalisti, dell'Associazione stampa umbra e dell' Unione cronisti si è incontrata con il procuratore capo della procura della Repubblica di Perugia, Nicola Miriano, presente anche il procuratore aggiunto Federico Centrone.

Scopo dell' iniziativa - riferisce una nota congiunta di Ordine, Asu e Unione cronisti - un confronto sulle limitazioni imposte all' esercizio della professione giornalistica in generale e al diritto di cronaca in particolare dalle più recenti normative in vigore (legge Castelli) e su quelle annunciante (dl Mastella). L'incontro - prosegue la nota - è scaturito dalla lettera inviata dai presidenti dell'Ordine, Dante Ciliani, e del sindacato unitario, Alvaro Fiorucci, a tutti i procuratori capo dell'Umbria, con la quale oltre ad esprimere la preoccupazione della categoria per le ulteriori restrizioni, si manifestava l'esigenza di conoscere le modalità con le quali l' ufficio del procuratore capo intendeva rapportarsi con gli organi di informazione. Il procuratore Miriano - è detto ancora nella nota - nel corso del cordiale confronto, ha assicurato alla delegazione il suo personale impegno ad evitare, nel rispetto delle leggi vigenti, strozzature ed impedimenti nella comunicazione ordinaria tra giornalisti e ufficio della procura, attraverso l'utilizzo della delega in caso di sua assenza e la predisposizione di comunicati alla stampa laddove se ne ravvisasse la necessità. I rappresentanti dei giornalisti nel ringraziare il procuratore per la sua sensibilità alle questioni poste, hanno confermato la loro preoccupazione per le crescenti difficoltà di accedere alle fonti ufficiali e il ripetersi di situazioni che, di fatto, negano il diritto di ogni cittadino ad un informazione completa e autorevole. I rappresentanti dei giornalisti hanno infine "invitato il procuratore a svolgere per quello che è possibile la sua autorevole opera di sensibilizzazione nei confronti degli organi di polizia giudiziaria affinché essi possano operare con spirito di apertura, nel rispetto dei diversi ruoli e delle diverse competenze, nella convinzione che il lavoro del giornalista sia, come afferma l' art. 21 della Costituzione, uno strumento essenziale per la vita democratica, e affinché le nuove normative di legge non rappresentino un pretesto per ulteriori, ingiustificate, chiusure". (ANSA)

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