di Riccardo Noury*
Idil Eser, direttrice di Amnesty International Turchia, è oggetto di indagine, insieme ad altri sette attivisti per i diritti umani e a due formatori, per "appartenenza a un'organizzazione terroristica". Alle 10 di mattina del 5 luglio Idil Eser, altri sette difensori dei diritti umani e due formatori internazionali sono stati arrestati dalla polizia in un albergo dell'isola di Büyükada, al largo di Istanbul, mentre stavano prendendo parte a un corso di formazione.
Per oltre 28 ore – quattro in più rispetto a quanto consentito dalla legge turca – non hanno potuto contattare i loro avvocati e, sempre in contrasto con la normativa del paese, neanche i loro familiari. Le autorità hanno fornito informazioni sulla loro situazione solo alle 15 del 6 luglio.
L'assurdità delle accuse nei confronti di Idil Eser e delle altre nove persone rivela la natura estremamente grave dell'attacco in atto contro l'intera società civile turca e in particolare contro le Ong che si occupano di diritti umani.
L'arresto di Idil Eser è avvenuto a neanche un mese di distanza dal rinvio a giudizio, senza alcun valido motivo, del presidente di Amnesty International, Taner Kiliç. Per la prima volta nella sua storia, il presidente e la direttrice di Amnesty International in un Paese sono entrambi dietro le sbarre.
Qui il link all'appello rivolto al presidente turco ErdoÄŸan per chiedere l'immediato rilascio di Idil Eser e degli altri difensori dei diritti umani arrestati insieme a lei.
*Riccardo Noury è il portavoce di Amnesty International Italia