Diffamazione a mezzo stampa: il Ddl arriva lunedì in aula dopo tre anni di stop La legge cancella il carcere per i giornalisti

Diffamazione
a mezzo stampa:
il Ddl arriva
lunedì in aula
dopo tre anni di stop
La legge cancella
il carcere per i giornalisti

Dopo tre anni di stop in commissione Giustizia alla Camera, il testo che modifica la parte del codice civile realtiva ai reati di diffmazione a mezzo stampa approda in Aula. Lunedì inizia, infatti, la discussione generale. "Sono molto soddisfatta - ha commentato Isabella Bertolini (Fi), relatore del provvedimento - perché abbiamo discusso tre anni, che sommati alle discussioni fatte anche nella legislatura precedente, fanno sette. Non si era mai arrivati a un testo. Il provvedimento è migliorabile ancora attraverso gli emendamenti ma è comunque un passo avanti. E' una riforma molto attesa". Il cuore del testo, su cui in Commissione si sono registrate numerose convergenze, cancella la pena detentiva per i giornalisti, lasciando, per chi commette il reato di diffamazione a mezzo stampa, solo una pena pecunaria. La norma, inoltre, stabilisce che chi chiede la rettifica e la ottiene non può più querelare il giornalista. "La sanzione accessoria per il giornalista - spiega poi la Bertolini - rimane solo nel caso di recidiva. In questo caso il giudice può decidere di sospenderlo temporaneamente dall'Ordine". "Questa legge - ha osservato la deputata azzurra - garantisce la libertà di stampa da un lato; dall'altro, tutela l'onorabilità delle persone che un cosa di cui non si può fare a meno". (Apcom)