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Fnsi 26 Ott 2004

Diffamazione: Quarto Potere contro una brutta riforma

Diffamazione: Quarto Potere contro una brutta riforma

Diffamazione: Quarto Potere contro una brutta riforma

Occorre dare un giudizio negativo sulla riforma del reato di diffamazione, attualmente all’esame del Parlamento. Quarto Potere chiede un forte intervento del sindacato dei giornalisti per evitare che la legge venga approvata nel testo attuale. In questo senso si attiveranno i delegati al Congresso Fnsi che saranno eletti (a Milano si vota sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 ottobre) nella lista di Quarto Potere. Due le considerazioni. 1) E' una brutta riforma. I giornalisti evitano la reclusione - cosa positiva - ma è prevista in modo automatico, in caso di condanna (anche solo in primo grado), l'interdizione dall'esercizio della professione da uno a sei mesi. Come potrà vivere un giornalista durante questo periodo? I cronisti così lavoreranno sempre senza serenità e con l’incubo di perdere lo stipendio. 2) La pena sarà ancor più pesante - addirittura triplicata - se a sentirsi diffamati sono i cosiddetti poteri forti: guai al giornalista che tocca politici e magistrati! Si passa quindi dell'infausto circuito mediatico-giudiziario degli Anni '90 (i giornalisti "postini" dei magistrati) a un nuovo circuito ancor più nefando: chi tocca i poteri forti muore. Questa riforma non deve passare: invitiamo tutti i giornalisti a impegnarsi per impedirla.

@fnsisocial

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