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Sindacale 14 Mag 2009

Denuncia dal Gsgiv del Veneto: "'Venice movie stars award': come premio a chi vince foto di copertina non pagata sul settimanale 'Anna'"

Più che un premio di fotogiornalismo, sembra davvero una beffa. La foto che lo vince ottiene infatti come riconoscimento il "privilegio" di essere pubblicata come copertina su un settimanale senza che però il suo autore veda il becco di un quattrino. Questo anche se, per giunta, l'utilizzo dell'immagine viene collegato a tutt'altro che alla notizia dell'assegnazione del premio

Più che un premio di fotogiornalismo, sembra davvero una beffa. La foto che lo vince ottiene infatti come riconoscimento il "privilegio" di essere pubblicata come copertina su un settimanale senza che però il suo autore veda il becco di un quattrino. Questo anche se, per giunta, l'utilizzo dell'immagine viene collegato a tutt'altro che alla notizia dell'assegnazione del premio

Il concorso fotogiornalistico è "A Special Star", una delle quattro sezioni del "Venice Movie Stars Award" ( http://www.moviestarsaward.com/it/index.html ) destinato dal 2004 - come spiegano i suoi organizzatori - a valorizzare il lavoro dei fotoreporter professionisti accreditati per coprire le varie fasi del Festival internazionale del cinema di Venezia. Si tratta di una sezione che, nella sua ultima edizione, ha avuto come premi una lampada da tavolo del valore di poche decine di euro e, appunto, il "privilegio" della pubblicazione della foto vincente come copertina del settimanale sponsor dell'iniziativa: la rivista femminile "Anna" della Rcs Periodici. Tra i partecipanti era dato per scontato che la pubblicazione in copertina della foto vincente venisse collegata ad un servizio interno sull'assegnazione dei premi e magari pure sul lavoro e la figura professionale del fotoreporter premiato. Il settimanale invece, pur avendo dato notizia dell'iniziativa, ha però collegato la pubblicazione della foto vincente - un ritratto di Anne Hathaway scattato da Giorgio Iurcotta - ad una intervista all'attrice protagonista dell'immagine scelta dalla giuria. In sostanza, quello che doveva essere un momento di visibilità per le qualità del collega premiato si è invece trasformato nell'utilizzo gratuito di una sua foto, trasformando in parallelo il giornale da "sponsorizzante" in "sponsorizzato". La denuncia di questa realtà che ha quasi dell'incredibile è arrivata ora dal Gsgiv del Veneto che in un suo documento, in previsione della prossima edizione del premio, ha chiesto agli organizzatori di fare in modo che vengano introdotte delle regole più chiare per evitare qualsiasi ambiguità nell'uso delle foto premiate. " L'anno scorso, praticamente, col pretesto del premio la rivista "Anna" si è portata a casa gratis una copertina" ha commentato Andrea Merola, presidente del Gsgiv veneto, ricordando anche che, per giunta, dopo l'assegnazione del premio, il vincitore ha pure dovuto bloccare la diffusione della stessa immagine ad altri giornali in modo da evitare il rischio di possibili doppioni e rinunciando così a far circolare una foto che sicuramente avrebbe potuto fruttargli "glorie" molto più interessanti per il suo portafogli.

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