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Fnsi 21 Gen 2004

Ddl Gasparri, Serventi Longhi: "No all'aggiramento delle indicazioni di Ciampi" Fieg: "E' sconcertante la decisione di escludere il riesame delle telepromozioni"

Ddl Gasparri,Serventi Longhi: "No all'aggiramentodelle indicazionidi Ciampi"Fieg: "E' sconcertantela decisione di escludereil riesame delle telepromozioni"

Ddl Gasparri,
Serventi Longhi: "No all'aggiramento
delle indicazioni
di Ciampi"
Fieg: "E' sconcertante
la decisione di escludere
il riesame delle telepromozioni"

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Cresce negli operatori della comunicazione e nei cittadini il timore che la maggioranza parlamentare, sul DDL Gasparri e sul decreto di proroga per Rete 4, stia prefigurando un clamoroso aggiramento delle indicazioni del Presidente della Repubblica. Il voto di oggi alla Camera conferma l’esclusione delle telepromozioni dai limiti della pubblicità televisiva, con la conseguenza che la ripartizione della torta sarà sempre più squilibrata a favore di Mediaset, con danni certi per gli altri media e per la carta stampata in particolare. Intanto, le ipotesi di modifica del DDL non riguarderanno i criteri di nomina del CDA della RAI, che, quindi, verrà di fatto controllato dal Governo. Anche gli interventi sui punti oggetto direttamente dell’intervento di Ciampi suscitano preoccupazione laddove riducono in maniera insufficiente il sistema integrato delle comunicazioni, consentendo l’espansione incontrollata dei soggetti più forti. Quanto al decreto di proroga di Rete 4, la stessa Autorità per la Comunicazione, dichiarando l’inesistenza di parametri oggettivi, ne rende pressochè impossibile l’attuazione nel testo presentato dal Governo. Insomma, una situazione di caos del sistema dell’informazione che dovremo denunciare con forza nell’assemblea degli Stati Generali della comunicazione e della cultura che si svolgerà venerdì 30 gennaio a Roma”. ''La decisione della maggioranza di escludere dal riesame della legge Gasparri la disciplina delle telepromozioni e' sconcertante'': lo afferma in una nota la Fieg riferendosi alla decisione assunta oggi dall'aula di Montecitorio. "Quello della raccolta pubblicitaria -prosegue la nota- e' uno dei tre punti affrontati dal messaggio del Capo dello Stato che, richiamandosi alle sentenze della Corte Costituzionale, ha sottolineato la necessita' di evitare 'il pericolo dell'inaridimento di una tradizionale fonte di finanziamento della libera stampa'''. La Fieg sottolinea che ''le telepromozioni, che sono sicuramente una forma di pubblicita', sono anche l'unica forma di pubblicita' sulla quale la Gasparri interviene, ampliandone l'utilizzabilita' da parte delle emittenti private''. Il riferimento e' alla norma che non impone piu' di computare le telepromozioni negli affollamenti orari. ''Se si vuole rispettare la parte del messaggio del Capo dello Stato che riguarda la raccolta pubblicitaria, - osserva la Federazione degli editori - l'intervento sulla disciplina delle telepromozioni introdotto dalla Gasparri e', quindi, il minimo indispensabile, che, forse, non basta a sventare i pericoli denunciati dal Presidente della Repubblica, ma senza il quale quei pericoli diventerebbero certezza''. ''La maggioranza parlamentare invece, da un lato, ha dichiarato di volersi attenere alle indicazioni del Capo dello Stato e, dall'altro, ha rifiutato che la norma sulle telepromozioni potesse essere inserita tra quelle delle quali si potra' discutere. La contraddizione e' evidente, come evidente e' la negazione della affermata 'logica di sistema', visto che l'unico sistema del quale ci si preoccupa e' quello televisivo''. ''Malgrado tutto -prosegue la nota- attendiamo con fiducia l'ulteriore discussione parlamentare, esprimendo, ancora una volta, l'auspicio che prevalga il buon senso e la moderazione e che, alla fine, si riesca almeno ad evitare che lo squilibrio esistente in Italia tra televisione e carta stampata aumenti invece di diminuire''. (Adnkronos)

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