Nell’arco di pochi giorni si sono registrati in Emilia-Romagna due gravi episodi, ai danni di altrettanti colleghi, che evidenziano quanto anche nella nostra regione sia necessario vigilare perché non sia messa a repentaglio la libertà d’informazione.
Nell’arco di pochi giorni si sono registrati in
Emilia-Romagna due gravi episodi, ai danni di altrettanti colleghi, che
evidenziano quanto anche nella nostra regione sia necessario vigilare perché
non sia messa a repentaglio la libertà d’informazione
Una cronista di giudiziaria della redazione di Reggio Emilia
del Resto del Carlino è stata presa di mira su di un sito internet di sedicenti
“musulmani d’Italia” per avere correttamente riportato una notizia riguardante
una misura di prevenzione adottata dal Tribunale nei confronti di un italiano
convertito all’Islam. Minacce e insulti di stampo sessista rivolti alla collega
in quanto giornalista e in quanto donna, denunciati alle autorità competenti
A Piacenza, nella sala stampa dello stadio Leonardo Garilli,
un giornalista dell'editoriale Libertà è stato letteralmente cacciato da un
noto “ultrà” piacentino prima dell'inizio di una conferenza stampa convocata
dalla società, che attualmente milita nel campionato di serie D.
Al cronista che stava svolgendo il proprio lavoro sono stati
rivolti inviti ad andarsene di stampo squadrista da parte di un personaggio che
nulla aveva a che fare con il contesto e che non doveva essere negli spazi
riservati alla stampa. Urla e minacce, sfociate in vigorosi pugni sul tavolo
che qualificano chi li ha scagliati e hanno costretto il cronista ad andarsene
abbandonando, così, il servizio.
Un episodio gravissimo, ancor di più per il fatto che è
avvenuto in un luogo di lavoro per i giornalisti come una sala stampa.
La cacciata del cronista da parte di un tifoso avvenuta
nella sala stampa dello stadio Garilli è un tassello, solo l'ultimo, di un
clima che appare per nulla disteso tra l'ambiente del Piacenza Calcio e
l'informazione locale, in particolare con il quotidiano locale.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana FNSI e
l'Associazione della Stampa Emilia-Romagna ASER auspicano che il clima possa
tornare ad essere sereno e che vengano presi provvedimenti affinché un fatto
simile non si possa ripetere.
Auspicano inoltre che le autorità competenti identifichino
chi si cela nell’anonimato di un sito internet per additare e minacciare una
giovane collega e tentare di limitarne il dovere d’informare i propri lettori.
Terremo alta la guardia per denunciare tutti gli episodi di
questo tipo e continueremo a puntare i riflettori su chi cerca di impedire il
sereno svolgimento del nostro lavoro.
Serena Bersani
Presidente ASER
Mattia Motta
Segretario