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Sindacale 25 Mar 2010

Cronisti minacciati, Franco Siddi e i vertici delle Assostampa di Calabria e Basilicata incontrano il Capo della Polizia, Antonio Manganelli Massimo impegno delle Forze dell'Ordine e un approfondimento su alcuni casi inquietanti

“L’idea del sopruso e della violenza non troverà mai compiacenze nel mondo dell’informazione. Ma i giornalisti hanno bisogno di non finire mai isolati di fronte ad atti di arroganza, minaccia o violenza della criminalità e di quanti vogliono elevare alla categoria di nemico il giornalista che scrive con lealtà sui fatti di cronaca, anche quelli più angoscianti e deprecabili. Per questo è necessario promuovere una cultura di rispetto per le istituzioni di garanzia e le funzioni che danno vitalità alla civiltà democratica, diventando anche pilastri della coesione sociale.

“L’idea del sopruso e della violenza non troverà mai compiacenze nel mondo dell’informazione. Ma i giornalisti hanno bisogno di non finire mai isolati di fronte ad atti di arroganza, minaccia o violenza della criminalità e di quanti vogliono elevare alla categoria di nemico il giornalista che scrive con lealtà sui fatti di cronaca, anche quelli più angoscianti e deprecabili. Per questo è necessario promuovere una cultura di rispetto per le istituzioni di garanzia e le funzioni che danno vitalità alla civiltà democratica, diventando anche pilastri della coesione sociale.

Questo è quanto, in sintesi, è emerso, nel corso di un lungo incontro tra il Segretario della Fnsi, Franco  Siddi, e il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, insieme con il Segretario del Sindacato dei giornalisti della Calabria e con il Presidente dell’Associazione Stampa Basilicata, Carlo Parisi, membro anche della Giunta federale Fnsi, e Serafino Paternoster.

L’incontro è valso per mettere a fuoco le problematiche di interesse comune in relazione a ripetuti episodi di intimidazione e minaccia subiti,  nel tempo, e anche di recente, da giornalisti delle due regioni. Preoccupano particolarmente le situazioni dei giornalisti che operano in frontiera, spesso uniche presenze di giornalismo attivo  in realtà territoriali difficili: giornalisti di frontiera sui quali non si accendono i riflettori della grande ribalta ma che risultano presidi essenziali per la convivenza civile. Nello stesso tempo sono stati anche esaminati alcuni casi inquietanti che hanno esposto alcuni colleghi (come il caso di un giornalista di Televideo) a situazioni su cui si sta già valutando quali ulteriori eventuali interventi di sicurezza adottare. Sul dettaglio del vari problemi è stata valutata l’opportunità di un delicato e incisivo approfondimento. Viene assicurato, inoltre, un contatto stabile perché possano essere tempestivamente e volta per volta opportunamente considerate situazioni problematiche.

I Sindacati regionali  di Basilicata e Calabria  con la Fnsi metteranno a punto proposte operative per concrete iniziative nelle rispettive regioni di competenza, che coinvolgano giornalisti, società civile, istituzioni, considerando quelle preposte alla sicurezza dello Stato e alla tutela della libertà delle persone (come i corpi di polizia).

Il Prefetto Manganelli ha manifestato il massimo impegno perché siano individuate e perseguite le responsabilità di chi vuole intimidire o minacciare la stampa.

Il Segretario generale Fnsi Franco Siddi, insieme con i colleghi di Basilicata e Calabria, ha ringraziato il Capo della Polizia per la disponibilità e la puntualità con cui ha voluto accogliere le problematiche rappresentate.“

@fnsisocial

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