Una sequenza non degna di un Paese civile: una giornalista bloccata per le braccia, spintonata e allontanata di peso durante la visita ad Expo di un primo ministro e di un leader di una rock band. È quanto accaduto ieri, domenica 6 settembre, alla collega di Skytg24 Alessandra Del Mondo che, con tanto di pass riservato alla stampa e microfono, era impegnata nel resoconto della visita ad expo del premier Matteo Renzi e del leader degli U2 Bono.
Associazione lombarda giornalisti e Unione cronisti
Lombardia denunciano in una nota congiunta l’ennesimo episodio di
prevaricazione ai danni di una giornalista. Vittima questa volta è la collega
di Skytg24 Alessandra Del Mondo che, con tanto di pass riservato alla stampa e
microfono, era impegnata nel resoconto della visita ad expo del premier Matteo
Renzi e del leader degli U2 Bono.
“Durante il suo lavoro – scrivono Alg e Unci Lombardia – la collega è stata bloccata
alle spalle, fisicamente trascinata e con violenza allontanata dalla sua
posizione da un appartenente alle forze dell’ordine. Un comportamento
inspiegabile, ingiustificabile e inqualificabile in quanto la collega si
trovava in una zona lontana rispetto a quella dove in quel momento si muovevano
le personalità e dove erano presenti altri giornalisti che infatti, come tutti
possono vedere sui principali siti d’informazione, hanno giustamente filmato la
scena”.
“Una scena che non avremmo mai voluto vedere e che provoca – è il commento
all’unisono – profonda amarezza, testimoniando ancora una volta quanto ancora
occorra fare, in Italia, per difendere il ruolo dei giornalisti e di tutti
coloro lavorano nel mondo dell’informazione”.
Il presidente del Gruppo cronisti lombardi (Gcl) Cesare Giuzzi e il presidente
dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) Paolo Perucchini, a nome dei
giornalisti lombardi, esprimono quindi solidarietà alla collega Alessandra Del
Mondo.
“Chiediamo alle istituzioni competenti e ai responsabili di Expo di garantire
sempre – scrivono ancora Perucchini e Giuzzi – la sicurezza dei colleghi che si
trovano ad operare nel sito, ricordando il ruolo fondamentale che riveste
l’informazione. Tutti i giornalisti presenti ad Expo, e regolarmente
accreditati, sono già stati oggetto di uno screening particolarmente
approfondito in base alle procedure di sicurezza. Analisi, per altro, che non
ha mancato di evidenziare situazioni grottesche riguardo al rilascio degli
accrediti”.
“Nel caso specifico, ci chiediamo – conclude la nota – come sia possibile che
un appartenente alle forze dell’ordine possa aggredire fisicamente una collega
con tanto di pass e microfono in bella vista”.
Sul sito dell'Alg, in calce alla nota, è anche riportato il link al video
dell’episodio.