"Dispiace umanamente questa vicenda, ma quella dell'ufficio stampa è uno storia che racconta uno spreco terribile, un modo di utilizzare le risorse pubbliche non più sopportabile". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta alla trasmissione di La7 "L'aria che tira", in merito al licenziamento dei 21 giornalisti, con qualifica di caporedattore, dell'Ufficio stampa della Presidenza della Regione. L'obiettivo, dice il governatore è fare "un ufficio stampa attraverso un concorso vero e nelle more selezionare anche qualcuno di questi che faranno domanda".
In studio il portavoce dei giornalisti, Fabio De Pasquale: "Capisco che faccia scalpore l'attribuzione della qualifica di caporedattore a 3800 euro al mese a tutti i giornalisti dell'ufficio, ma lo prevede una legge regionale. Abbiamo però inutilmente chiesto a Crocetta un incontro per riorganizzare e ripensare diverse cose. Quel che è certo è che l'ufficio stampa non è la voce del padrone. Oggi viene fatto cessare dopo 36 anni un servizio importate che assicurava 3500 comunicati all'anno, la copertura dei principali eventi, produceva un tg distribuito a tutte le emittenti. Poi è fuorviante dire che i 21 giornalisti erano a servizio della presidenza: dodici erano negli assessorati, tre nelle sedi periferiche, il resto a Palazzo d'Orleans". (PALERMO, 20 DICEMBRE - AGI)