Sono passati 7 mesi dal 27 luglio 2015, il giorno dell’uscita dell’ultimo numero del “Corriere Mercantile-Gazzetta del Lunedì”. «Sette mesi di silenzio», scrive l’Associazione ligure dei giornalisti, che denuncia come, dopo la solidarietà, il rammarico e lo stupore, nulla sia ancora accaduto e nessuno si sia mosso per trovare una soluzione al dramma dei giornalisti rimasti senza lavoro. «Vogliamo ancora sperare – incalza l’Assostampa - che, a Genova o altrove, ci sia qualcuno disposto a rischiare qualcosa per riportare in edicola il “Corriere Mercantile”».
Sette mesi di silenzio. Sono quelli passati da quando, il 27
luglio 2015, con l'uscita dell'ultimo numero, il “Corriere Mercantile-Gazzetta
del Lunedì” di Genova ha interrotto le pubblicazioni.
A lanciare l’appello-denuncia è ancora una volta l’Associazione ligure dei
giornalisti, che ricorda come “dopo tante dichiarazioni di solidarietà,
rammarico e stupore per l'uscita di scena di una delle testate più antiche
d'Italia, per la chiusura di un'altra azienda genovese e, nel panorama
nazionale, di un'altra realtà editoriale, una cooperativa di giornalisti e
poligrafici”, nulla sia ancora accaduto.
Nessun imprenditore si è fatto avanti con un'offerta, anche solo ipotetica, per
l'acquisizione delle testate, né si è avuta notizia di alcuna iniziativa delle
istituzioni locali per provare a sollecitare qualche slancio imprenditoriale.
“Sappiamo bene – incalza l’Assostampa – che l'editoria è un settore quanto mai
fragile in questo momento, tanto più se la sfida è quella di far rinascere un
giornale che non è più in edicola, ma speravamo che qualcuno avesse il coraggio
o la follia di immaginare almeno una proposta. E, invece, accanto ai
giornalisti del Corriere Mercantile sono rimasti solo l'Associazione ligure dei
giornalisti, che ha sostenuto e tutelato fin dall'inizio i lavoratori, e i
lettori che ancora segnalano il vuoto lasciato da quel giornale”.
Per questo “non vogliamo arrenderci al silenzio, e vogliamo ancora sperare che,
a Genova o altrove, ci sia qualcuno disposto a rischiare qualcosa per riportare
in edicola il Corriere Mercantile”, conclude il sindacato regionale.