“Con Igor Man è scomparso il testimone di un secolo, un giornalista di eccellenza, un grande inviato nella cronaca e nella storia di un mondo vissuto e conosciuto in profondità. I fatti prima di tutto, raccontati con sapienza avendone prima penetrato tutti i risvolti, affinché chiunque, leggendo sul giornale, potesse avere accesso vero anche alle vicende più complesse di geopolitica, di politica internazionale, di cronaca.
Inviato speciale ed editorialista de La Stampa, dotato di grande visione politica, Igor Man si è sempre e solo voluto definire un “vecchio cronista”; della gente e di ciò che accadeva, non qua e là per caso ma nei Continenti comprendendo subito come anche episodi che per taluni potevano apparire secondari fossero destinati ad incidere profondamente il corso della storia. Un cronista ma anche uno scrittore, studioso delle religioni, particolarmente attento alle questioni del mondo arabo e del medio-oriente, eppure sempre radicato alla sua terra (la Sicilia di nascita, Torino da adozione, l’Italia nel cuore, per un figlio di scrittore siciliano e di una nobil donna russa).
Per le sue qualità e doti, la Fnsi, fu tra i proponenti di base del Premio di Giornalismo Saint-Vincent alla carriera assegnatogli nell’edizione del 2000. Oggi, lo ricordiamo con ammirazione e, esprimendo il cordoglio dei giornalisti italiani, formuliamo le più sentite cordoglianze ai suoi familiari”.