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Sindacale 18 Mag 2010

Convegno dell’Ordine, Fnsi: "Siamo in campo nella difesa dei freelance da anni. Il ministro Meloni eviti di prestarsi a strumentalizzazioni" Siddi: "Il Ministro imponga una legge sul precariato"

“Il caso vuole che le parole del Ministro Meloni arrivino mentre la Fnsi è impegnata a Milano - dopo aver tenuto analoghe iniziative in altre parti d'Italia - in un incontro coi giornalisti freelance e coi Comitati di Redazione proprio sui problemi del lavoro autonomo, sulle nuove misure previdenziali, sul modo in cui l'attività ispettiva dell'Inpgi può costringere gli editori a comportamenti più corretti, sugli strumenti contrattuali che i CdR sono tenuti a far funzionare per ottenere che cessino discriminazioni scandalose ai danni dei colleghi precari.

“Il caso vuole che le parole del Ministro Meloni arrivino mentre la Fnsi è impegnata a Milano - dopo aver tenuto analoghe iniziative in altre parti d'Italia - in un incontro coi giornalisti freelance e coi Comitati di Redazione proprio sui problemi del lavoro autonomo, sulle nuove misure previdenziali, sul modo in cui l'attività ispettiva dell'Inpgi può costringere gli editori a comportamenti più corretti, sugli strumenti contrattuali che i CdR sono tenuti a far funzionare per ottenere che cessino discriminazioni scandalose ai danni dei colleghi precari.

Forse queste cose il Ministro Meloni non poteva saperle. Come forse non poteva sapere che già nel 2001, e successivamente nel 2006, la Fnsi ha analizzato il problema in due ricerche specifiche seguite da incisive iniziative sindacali. Ma avrebbe dovuto spiegargliele, e ricordargliele, chi l'ha invitata ad un incontro dall'evidente significato elettoralistico. Il tema drammatico del precariato giornalistico non merita di essere strumentalizzato per provare ad ottenere qualche voto in più nelle imminenti elezioni per l'Ordine dei giornalisti. La categoria chiede alle sue rappresentanze un lavoro comune, non grette speculazioni”.

SIDDI (FNSI), MELONI IMPONGA LEGGE SU PRECARI

''Precariato e condizioni dei free-lance dei giornalisti sono problemi troppo seri per i quali non basta una battuta politica o una tardiva ricerca'': lo ha affermato il segretario della Fnsi, Franco Siddi, chiudendo l'assemblea sindacale dei free-lance a Milano.

''Ora il ministro della Gioventù Meloni - ha aggiunto – ha scoperto questo problema e ci auguriamo sia in grado di scoprire in fretta, non la 'beffa' di cui le parlano i suoi cattivi informatori, di un sindacalismo distratto, ma un sindacato sempre in campo con i più deboli e la vergogna di una politica che parla di tutto e che per i precari e i free-lance non fa niente. Se davvero vuol dare un segno di svolta e' la benvenuto.

Faccia approvare una legge dal Governo che invece sta rendendo tutti precari per fissare salario minimo e  diritti sociali reali cui legare compensi degni di questo nome per i collaboratori dei giornali per ora tutelati solo dal sindacato. Avesse letto il nostro libro nero del 2001 saprebbe già cosa fa''. (ANSA)

MELONI, CHI CHIEDE DI PIU' FACCIA ESAME COSCIENZA

MINISTRO CHIEDE 'BOLLINO BLU' PER TESTATE VIRTUOSE CON FREELANCE

Chi chiede di più nel settore dell'informazione si faccia un esame di coscienza, visto che magari sono quelli che pagano con un anno di ritardo, danno due euro e 50 a articolo o dopo un certo tetto di pezzi non ti pagano più''. L'ha detto oggi a Roma il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni intervenendo a 'Smascheriamo gli editori', l'incontro in cui l'Ordine dei Giornalisti ha presentato in una ricerca i dati su quanto (poco) le testate paghino i collaboratori freelance.

''Agendo così - ha aggiunto la Meloni - si condanna allo sfruttamento chi coltiva il sogno di accedere alla professione di giornalista, e c'è anche la curiosa beffa di avere delle rappresentanze sindacali che si occupano principalmente di chi le garanzie già ce l'ha''.

Il Ministro della Gioventù si è detta favorevole a una proposta di legge che leghi i contributi pubblici all'editoria all'obbligo di una retribuzione equa per i collaboratori: ''Chi li riceve sa che da quelli deriva ruolo di servizio pubblico.

Sono d'accordo a lavorare sull'ancoraggio di questi contributi al rispetto di determinati parametri. Potrebbe essere introdotta anche una menzione di merito, un bollino blu, per dire quali testate abbiano invece comportamenti virtuosi''. Per lei, su questi temi ''si potrebbe inoltre pensare a un tavolo di lavoro di confronto con gli editori''. (ANSA)

@fnsisocial

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