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Uffici Stampa 30 Mar 2010

Consiglio regionale dell’Assostampa Sicilia a Palazzo delle Aquile, Cicero: “I giornalisti siciliani proclamano lo stato di agitazione, il Comune di Palermo senza addetti stampa fuori legge e gli enti locali devono applicare il contratto di la

Lo stato di agitazione dei giornalisti siciliani per portare all’attenzione del Prefetto la vertenza dell’Ufficio Stampa del Comune di Palermo, l’applicazione del contratto di lavoro di categoria a tutti i giornalisti che svolgono attività di ufficio stampa negli enti pubblici e locali della Sicilia, un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti per fare chiarezza sui motivi che hanno indotto il Comune di Palermo ad annullare il concorso per 13 addetti stampa al Comune, lo stop definitivo alla prima applicazione della legge 150 e la situazione degli uffici stampa in Sicilia.

Lo stato di agitazione dei giornalisti siciliani per portare all’attenzione del Prefetto la vertenza dell’Ufficio Stampa del Comune di Palermo, l’applicazione del contratto di lavoro di categoria a tutti i giornalisti che svolgono attività di ufficio stampa negli enti pubblici e locali della Sicilia, un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Procura della Corte dei Conti per fare chiarezza sui motivi che hanno indotto il Comune di Palermo ad annullare il concorso per 13 addetti stampa al Comune, lo stop definitivo alla prima applicazione della legge 150 e la situazione degli uffici stampa in Sicilia.

Sono stati questi gli argomenti trattati questa mattina, nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, dove, su invito del segretario provinciale del PD Ninni Terminelli, si è svolto il Consiglio regionale straordinario dell’Assostampa, sindacato unitario dei giornalisti. Presenti il segretario regionale Alberto Cicero, il presidente Daniele Billitteri, i segretari provinciali di Cisl e Uil, Mimmo Milazzo e Antonio Ferro, il segretario provinciale del PD, Ninni Terminelli, consigliere comunale, e Rosario Filoramo, consigliere comunale PD. Sono trascorsi circa nove mesi dal definitivo azzeramento dell’Ufficio Stampa del Comune di Palermo e l’Amministrazione comunale che avrebbe dovuto stabilizzare, attraverso un regolare concorso pubblico, i giornalisti che da tanti anni prestavano servizio a Palazzo delle Aquile, in modo arbitrario e sulla scorta di un parere, peraltro non vincolante, dell’avvocatura comunale, ha deciso un mese fa di mandare in fumo il concorso, annullandolo. Annullando, di conseguenza, anche le legittime aspettative di tutti coloro che avevano partecipato, una novantina di giornalisti che erano già stati collocati in una graduatoria provvisoria, i quali si sono visti cancellare senza vere ragioni la speranza di un posto di lavoro, seppur a tempo determinato di 3 anni.
L’Amministrazione comunale, nel frattempo, ha anche mortificato la professionalità dei colleghi, che hanno prestato servizio con contratti co.co.co., e che, a seguito di un’ispezione dell’Istituto di previdenza dei giornalisti, hanno avuto riconosciuto il rapporto di lavoro di natura subordinata. “Abbiamo provato con il sindaco Cammarata tutte le vie del dialogo per risolvere questa questione che ormai è diventata tanto emblematica quanto sconcertante – ha dichiarato il segretario regionale Alberto Cicero –, ma purtroppo la via del dialogo non è servita.
Oggi, la Giunta regionale dell’Assostampa ha proclamato lo stato di agitazione permanente della categoria e pertanto chiediamo al Prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone di convocare le parti per avviare le “procedure di raffreddamento del conflitto” e provare quindi a dirimere in sede prefettizia questa vicenda che presenta molti lati oscuri. Al Prefetto chiediamo che venga applicata immediatamente la legge e che anche lui intervenga, così come ha già fatto l’assessore alle Autonomie locali, Caterina Chinnici. inviando un’ispezione, per approfondire i motivi che hanno spinto l’Amministrazione Cammarata ad annullare il concorso”.

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