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Uffici Stampa 21 Gen 2016

Consiglio regionale del Lazio, giornalisti ancora in stato di agitazione

Giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio ancora in stato di agitazione. Rivendicano l’applicazione da parte dell’ente di alcune sentenze del tribunale del lavoro di Roma e chiedono la nomina di un capo ufficio stampa iscritto all’Ordine dei giornalisti. Come – peraltro – prescrive la legge.

Giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio ancora in stato di agitazione. Rivendicano l’applicazione da parte dell’ente di alcune sentenze del tribunale del lavoro di Roma e chiedono la nomina di un capo ufficio stampa iscritto all’Ordine dei giornalisti. Come – peraltro – prescrive la legge.

Prosegue lo stato d’agitazione dei giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio, da mesi ormai impegnati per far valere i propri diritti. Anche oggi, dunque, in occasione della seduta del Consiglio regionale sarà data un’informazione ridotta all’essenziale sui temi trattati dall’Aula.
L’assemblea dei giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio aveva aderito lo scorso 15 dicembre allo stato di agitazione proclamato dalle organizzazioni sindacali del personale regionale, chiedendo nel contempo l’inserimento nella piattaforma delle seguenti specifiche rivendicazioni:

- progressione da D1 a D3, in conformità alle sentenze del Tribunale del lavoro di Roma della causa pilota promossa dall’Associazione stampa romana;

- rimozione degli effetti del comportamento antisindacale nei confronti dell’Associazione stampa romana, in merito alla definizione del nuovo profilo dell’addetto stampa del Consiglio regionale del Lazio, così come stabilito dalla sentenza del Tribunale del lavoro di Roma del 20 luglio 2015;

- nomina di un capo ufficio stampa iscritto all’Albo dei giornalisti, in ottemperanza della legge 150/2000 e della legge sull’ordinamento della professione giornalistica.

Vicenda, quest'ultima, sulla quale la stessa Associazione stampa romana si era già espressa chiedendo al presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, “il rispetto degli impegni presi con il sindacato dei giornalisti”.

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