«Raccontare sempre, a partire dai territori, affinché le mafie o chiunque voglia limitare la libertà di stampa non abbia margine di azione». È il monito che arriva da Conselice dove lunedì 2 ottobre 2023 si è svolta la celebrazione del 17° anniversario del Monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa. Monumento ripristinato grazie al contributo dei giornalisti e dell'Anpi, sezione di Conselice e San Patrizio, dopo l'alluvione che ha devastato il comune.
Presenti la sindaca di Conselice Paola Pula, il presidente dell'Osservatorio sulla libertà di stampa Paolo Berizzi, il presidente dell'Associazione stampa Emilia-Romagna Paolo Maria Amadasi, l'inviato speciale di Repubblica Salvo Palazzolo, la giornalista freelance Guia Baggi, la segreteria generale Fnsi Alessandra Costante e il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Un appuntamento che ancora una volta consacra Conselice Comune attivo nella promozione della libertà di stampa.
«In questa giornata onoriamo l'informazione e la libertà – ha sottolineato la sindaca Paola Pula – ricordando gli stampatori clandestini che pur di informare hanno messo a repentaglio la vita, affinché questo sacrificio non sia vano». Ospite d'eccezione Salvo Palazzolo, giornalista minacciato più volte e autore di svariati libri che da anni scrive di mafia da Palermo. «Far vivere i luoghi è importante e raccontarli deve essere un impegno di tutti. La mafia oggi guarda avanti, cerca di insinuarsi in tutti i contesti ed è proprio dai territori che deve arrivare un contrasto», ha osservato, auspicando poi che «tutti gli archivi di Stato vengano aperti affinché si faccia luce su eventi» che hanno segnato la storia del Paese.
Così Paolo Amadasi, presidente Aser: «La piazza di Conselice e il monumento presente sono per noi un simbolo. In questo particolare momento storico è necessario porre l'accento su tutti i giornalisti che fanno questo mestiere con compensi più che modesti. Spesso c'è la cattiva abitudine di rappresentare la categoria come capro espiatorio, tutte situazioni che danneggiano chi non fa altro che riportare la realtà dei fatti».
«Scuotere i dubbiosi e risvegliare le coscienze. Si può dire che oggi non ci sia libertà di stampa? No, a non essere liberi sono i giornalisti che spesso non riescono a vivere dignitosamente», ha sottolineato Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi. «Mi riferisco – ha aggiunto – a colleghi che sono alla mercé di editori sempre più voraci. Non c'è libertà di stampa se i giornalisti non sono liberi, e parlano i numeri. In Italia ci sono 250 giornalisti che in qualche maniera sono attenzionati e 22 sotto scorta. Numeri troppo grandi, che devono far riflettere».
Articolo 21 e libertà di stampa al centro dell'intervento del presidente dell'Osservatorio sulla libertà di stampa Paolo Berizzi: «La mafia è da sempre acerrima nemica della libertà di stampa, così come tutti coloro che non sopportano il dissenso, le voci fuori dal coro e chi fa inchieste. Nel cambio della narrazione l'uso della parola è fondamentale. In alcuni discorsi le parole diventano proiettili ma l'articolo 21 ci unisce. Un articolo che deve essere sempre baluardo di difesa del nostro mestiere».
Al termine della cerimonia la sindaca Paola Pula ha consegnato una targa a Salvo Palazzolo e a Guia Baggi, che attraverso alcuni progetti si è impegnata a far emergere la precarietà del settore, mentre gli alunni delle classi quinte dell'Istituto F. Foresti hanno presentato il progetto del primo giornalino della scuola. A loro è stato consegnato il premio Camillo Galba-Aser, in memoria del giornalista piacentino – già presidente dell'Associazione stampa Emilia Romagna per due mandati e componente della giunta esecutiva della Federazione nazionale Stampa italiana – scomparso a soli 57 anni. (Da: aser.bo.it)