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Fnsi 13 Dic 2004

Consegnati dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, i premi Saint-Vincent. Cerimonia ufficiale al Quirinale

Consegnati dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, i premi Saint-Vincent. Cerimonia ufficiale al Quirinale

Consegnati dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, i premi Saint-Vincent. Cerimonia ufficiale al Quirinale

Un lungo applauso seguito da un affettuoso abbraccio da parte del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha accompagnato oggi al Quirinale la consegna del Premio Saint Vincent di giornalismo a Giovanni Giovannini. La giuria ha attribuito il Premio, istituito dalla Regione autonoma Valle d'Aosta in collaborazione con il Casinò de la Vallee, con il patrocinio della Presidenza della Repubblica e il sostegno della Federazione nazionale della stampa e dell'Ordine dei Giornalisti, a Giovanni Giovannini per ''aver contribuito al prestigio della categoria''. Giovannini, oltre ad aver svolto l'attività giornalistica, è stato per molti anni presidente dell'Ansa e della Federazione italiana editori giornali-Fieg. Tra i premiati di quest'anno anche il sito dell' Ansa, www.ansa.it. Il riconoscimento è stato ritirato da Carlo Gambalonga, vice direttore dell' Agenzia. Una targa alla memoria è stata attribuita ad Alberto Robello, pioniere della sede Ansa in Valle d'Aosta. Il presidente Ciampi ed il presidente della Regione, Carlo Perrin, hanno poi consegnato gli attestati ai vincitori dei premi, attribuiti da una giuria composta dai presidenti dell' Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della stampa e dai direttori delle principali testate italiane. Hanno vinto il Premio, per le migliori inchieste, servizi speciali e rubriche specializzate Marco Ansaldo della Stampa per 'Il palestinese che insegnava a nuotare ai bambini ebrei'; Giuliano Galletta del Secolo XIX per la rubrica 'Venti righe'; Fabrizio Gatti del Corriere della Sera per 'I viaggi degli immigrati dall'Africa in Italia' e Giancarlo Vigorelli del Sole 24 Ore. Per i migliori servizi o curatori di rubriche di network nazionali, il premio Saint Vincent è andato a Giovanna Botteri del Tg3 per i servizi da Baghdad, in particolare sul bombardamento dei palazzi di Saddam e sull'ingresso delle truppe americane in città, e a Luciano Onder per la rubrica del Tg2 'Medicina 33'. Il premio Indro Montanelli 'Testimone del XXI secolo' è andato a Ferruccio De Bortoli. Per i servizi delle emittenti regionali o interregionali, sono stati premiati il giornalista Mauro De Nigris e l'operatore Rocco Massimiliano Schiralli di Antenna Sud per i servizi sui 'Veleni della Murgia' e Francesco Persiani di Telenorba per 'All'ultimo momento', un servizio sul salvataggio di una ragazza dal suicidio. Altri riconoscimenti a Gianfranco De Turris (Giornale Radio Rai) per il programma 'L'argonauta'; a Giacomo Amadori di Panorama per il servizio speciale 'Io, brigatista'; al portale dell'Ansa www.ansa.it per il miglior servizio, inchiesta o portale apparsi su Internet; a www.portfolioitalia.com per il miglior portale comunitario; a Oriana Pecchio di La Vallee Notizie per 'Alpi e dintorni'. Il premio Regione Autonoma Valle d'Aosta è andato a Dino Boffo di Sat 2000 per lo speciale del 17 dicembre 2003 dedicato alla cerimonia di accensione dell' albero di Natale donato dalla Valle d' Aosta al Santo Padre. Il premio speciale della giuria è stato attribuito a Gregorio Salazar, della Radio National de Caracas, per i servizi sull' Italia e sui rapporti con i Paesi del bacino del Mediterraneo; la targa d' argento Saint Vincent è stata assegnata a Gaetano Lo Presti di La Vallee Notizie per la rubrica 'La giostra della memoria'. Menzione speciale per Marco Giudici e Nino Pirito di Rai Sat Album per 'Menabo''. Inoltre sono stati premiati: Mustafa Nano (Albania) dello Shekulli, Christian Popescu (Romania) dell'Adevarul e Boubaker Sghaier (Tunisia) dell'Observateur. (ANSA) Carlo Azeglio Ciampi ripropone la lezione appresa dalla visita di stato in Cina (''Ci ha aiutato tutti a capire di più cosa succede in quell'area centrale per il futuro del mondo'') e dice: ''Questi viaggi ci dicono quanto sia necessario un maggiore impegno, quanto sia necessario aprire gli occhi oltre i nostri confini''. Ad ascoltarlo la giuria e i vincitori del premio Saint-Vincent di giornalismo e un uditorio di editori, cronisti, operatori dell'informazione, riuniti al Quirinale come ogni anno. A loro Ciampi ricorda che ''il ruolo dei media è cruciale'' per mostrare agli italiani le nuove realtà che stanno maturando. Perciò, sottolinea, ''serve una maggiore apertura internazionale dei nostri mezzi di informazione: bisogna guardare e raccontare di più quello che accade in Europa e lontano dall'Europa. Serve meno attenzione a dinamiche, a contrasti e divisioni domestiche spesso nascono e svaniscono in pochi giorni senza lasciare traccia se non nel disorientamento che provocano all'interno e all'estero''. Non si può essere miopi, dice Ciampi, di fronte ai grandi cambiamenti di questo inizio secolo, ''alla rapida evoluzione straordinariamente complessa di popoli, civiltà economie che, fino a poco tempo fa, erano immensamente lontane, non interagivano con noi e invece oggi si rivelano determinanti per la costruzione di un futuro di pace di prosperità''. In questa realtà, ricorda il Capo dello Stato, ''vince chi ha capacità di previsione strategica, chi ha lungimiranza e coraggio. In ciò è cruciale il ruolo dei media''. Nei giorni scorsi, durante la visita di stato in Cina, comunque, riconosce Ciampi ''il sistema dell'informazione italiana ha saputo trasmettere a imprese, cittadini, istituzioni questo messaggio di urgenza, ha saputo dare questa sveglia''. Adesso si tratta di essere conseguenti, di sprovincializzarsi, di capire a quale straordinario impegno la globalizzazione chiama tutti in termini di conoscenza, di analisi, di comprensione. Al sistema dell'informazione italiana Ciampi riconosce ''iniziative meritorie'' quali quella del ''quotidiano in classe'' che a suo giudizio dovrebbe provare a inserire anche giornali di altri paesi europei fra quelli sottoposti ai nostri studenti. Per guadagnare e mantenere l'attenzione dei giovani, Ciampi consiglia ai giornalisti e agli editori di non cercare scorciatoie poiché i nostri ragazzi sono conquistati soprattutto ''dall'autorevolezza, quella vera, di contenuto''. Quello dell'informazione è un mondo complesso, ricorda Ciampi, in cui sono insostituibili, ciascuno con funzioni proprie, specifiche sia la carta stampata dalla radio e la televisione. ''L'informazione alimenta ed arricchisce la cittadinanza, favorisce una partecipazione attiva alla realizzazione del bene comune'', afferma. Questi i temi che il presidente voleva trattare oggi. Ma quando il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca e il presidente della Fnsi, Franco Siddi, gli hanno ricordato i problemi irrisolti dell'informazione nel nostro paese, dalla riforma della diffamazione a mezzo stampa ancora incompiuta al silenzio stampa sulle indagini adottato da alcune procure, alle difficoltà di realizzare un'informazione autonoma e pluralista di fronte a concentrazioni editoriali e conflitti di interessi, e con una situazione contrattuale che precarizza sempre più il lavoro dei cronisti, Ciampi ha messo da parte il testo che aveva preparato e ha detto semplicemente: ''Avete ragione, ci sono tanti problemi aperti, io ne ho parlato tante volte in passato mi fa piacere che voi avvertite questi temi con tanta sensibilità e impegno. Come altre volte vi ho detto - ha concluso Ciampi - è importante che abbiate sempre dritta la vostra spina dorsale. Questo è fondamentale e credo sia quel che ognuno di voi avverte nella propria coscienza''. (ANSA)

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