"Il patrimonio veleggia verso i 150 milioni di euro, gli iscritti ad oggi sono 13.438 di cui 596 aderenti con il solo Tfr, un rendimento che è tra i migliori di tutti i fondi di categoria.
Tenendo conto che l’anno non è ancora finito e che le oscillazioni dei mercati sono fortissime, a fine ottobre le valorizzazioni sono a quota 12,6 per il comparto Prudente, a 13,18 per il Mix e a 10,9 per il Conservativo. E anche la scelta sulla destinazione del Tfr dimostra che i colleghi hanno in assoluta prevalenza preferito il fondo. Un dato parziale dice che su 7000 risposte sinora pervenute i colleghi hanno scelto di lasciare il trattamento di fine rapporto in azienda sono in 288 casi. Ma si può ulteriormente migliorare? Per questo il sindacato nella prossima trattativa per il contratto dovrà portare a casa alcuni risultati anche per il fondo». Marina Cosi ne elenca alcuni: «Aumento della quota a carico degli editori, il versamento del Tfr non più annuale ma trimestrale, e infine l’allargamento dell’accesso. A questo proposito oggi i freelance - spiega - che non fossero già iscritti precedentemente al fondo vengono tenuti fuori dalla porta dalla legge, ma noi possiamo e dobbiamo trovare una soluzione per loro. Un’ipotesi può essere quella di creare, sulla falsariga della Casagit 2, un fondo collegato per i non contrattualizzati che poi vada a confluire nell’attuale fondo complementare dei giornalisti». Superate, dunque, le difficoltà di questo anno in cui si sono dovuti affrontare, tra l’altro, l’anticipata applicazione della legge sul conferimento del Tfr, l’allargamento conseguente della platea dei soci, l’ottovolante a cui i mutui subprime hanno costretto la parte azionaria degli investimenti, le modifiche gestionali, a maggior ragione i dati conseguiti sono positivi".