Congresso Fnsi, il presidente della Casagit, Andrea Leone: “Gli editori partano da un’analisi dei costi e non dei tagli”

“Mi spiace cominciare con una valutazione critica. Si è parlato di crisi economica e finanziaria dell’editoria. Ma c’è una differenza tra economica e finanziaria. Quando si parla di costi e di cassa, si parla di due cose diverse.

Le imprese editoriali non soffrono problemi di cassa, ma di costi a dinamica crescente. I costi si affrontano analizzandoli, razionalizzandoli e intervenendo in maniera drastica. Per quanto riguarda la cassa, bisogna intervenire immediatamente con dei tagli. Gli editori dovrebbero partire da un’analisi condivisa dei costi e non dei tagli. Vorrei dire due parole sull’andamento della Casagit, in questo momento di svolta che copre le ultime settimane. Abbiamo iniziato a praticare misure di contrasto per affrontare le due principali difficoltà che abbiamo incontrato. Prima di tutto il mancato rinnovo del contratto giornalistico e su questo non possiamo che sperare nella chiusura di questa vertenza che si protrae da tempo, e la crescita della spesa sanitaria pro-capite dei nostri assistiti. Solo nel 2005 c’è stato un aumento del 7% e nel 2006 del 9%. Quest’anno dovremo prevedere un piccolo aumento, anche se questo non basta a risolvere i problemi economici che la cassa potrebbe avere tra 10-15 anni. Per salvaguardare i diritti acquisiti della categoria bisogna allargare la base contributiva. I colleghi dell’Inpgi2 potranno decidere di entrare nella Cassa pagando o il 30 o il 60 per cento e avere altrettanto in cambio, sulle prestazioni richieste. Accanto a questa misura d’intervento è prevista un’altra per i figli dei giornalisti. Se finora questi ultimi godono delle prestazioni della Casagit, ma nel momento in cui a 21 anni abbiano un reddito proprio non possono più essere assistiti, ma possono iscriversi come soci aggregati. A questo si affiancano altri interventi: un migliore impiego delle risorse finanziare, migliori convenzioni, e la razionalizzazione del ciclo produttivo. Quest’ultimo è un obiettivo consolidato, perseguibile, grazie a una nuova organizzazione del lavoro per quanto riguarda l’erogazione delle prestazioni. Inoltre per contenere le spese, si intraprenderà anche una strada orientata alla prevenzione. Dal primo gennaio ci saranno i nuovi protocolli di prevenzione rivolti a patologie oncologiche, femminili e maschili. Ci occuperemo inoltre, delle patologie oculistiche che affliggono la maggior parte dei giornalisti, poi passeremo alle patologie da stress e posturali. Tutto però dipende dalle risorse che avremo a disposizione”.