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Sindacale 26 Nov 2007

Congresso Fnsi, il Presidente del Senato, Franco Marini: “Rinnovare il contratto Un saluto al Segretario Generale che lascia”

''Il diritto al rinnovo contrattuale è uno dei segni rilevanti di uno stato positivo dei rapporti sociali, negarlo segna un decisivo arretramento delle dinamiche interne al mondo del lavoro''.

''Il diritto al rinnovo contrattuale è uno dei segni rilevanti di uno stato positivo dei rapporti sociali, negarlo segna un decisivo arretramento delle dinamiche interne al mondo del lavoro''.

Lo ha detto il presidente del Senato, Franco Marini, partecipando a Bari all'apertura del 25/o congresso della Federazione nazionale della stampa. Marini ha sottolineato che il rinnovo del contratto dei giornalisti ''non può riguardare più solo i giornalisti'' e ha auspicato ''la conclusione positiva di una vertenza che si trascina ormai da troppo tempo''. Marini ha anche augurato che il congresso che si apre oggi ''segni l'avvio di una consapevolezza maggiore del rilievo più generale che il rinnovo del contratto dei giornalisti ha per il Paese''. ''In passato - ha detto ancora - la forza degli uomini e la responsabilità hanno consentito di chiudere anche vertenze difficili'', chiudere questa vertenza sarebbe ''un atto di razionalità e di positività da parte di tutti''. (ANSA) GIORNALISTI: MARINI, ESPRESSO PIU' VOLTE AUSPICIO SOLUZIONE VERTENZA "Più volte e in più occasioni ho espresso anch'io l'auspicio per una conclusione positiva della vertenza fra giornalisti ed editori che si trascina da troppo tempo. Non riesco a capire come ci sia questa impossibilità di chiudere". Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Franco Marini, inaugurando, a Bari, il 25.mo Congresso nazionale Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana). "Il diritto di chi lavora al rinnovo contrattuale - ha detto ancora Marini che ha ricordato la sua precedente esperienza, di quando, nel '92, come ministro del Lavoro chiuse l'analoga vertenza di categoria - è il segno rilevante di uno stato positivo dei rapporti sociali. Negarlo segna un decisivo arretramento delle dinamiche interne del mondo del lavoro". Poi, rivolgendosi al caso Rai, ha ricordato che "se persistono situazioni conflittuali che impediscono, per esempio, ad una grande azienda come la Rai di espletare la sua funzione di servizio pubblico, dobbiamo allora approfondire la riflessione affinchè la si ponga al riparo da contraccolpi mortificatori e la si renda operativa". Il Presidente del Senato ha poi espresso parole di particolare apprezzamento per il segretario nazionale uscente: "Paolo Serventi Longhi ha avuto sempre un dono forte, quello della dignità". Infine, rivolto ai delegati ha augurato un lavoro congressuale "serio e costruttivo" e ha espresso l'auspicio che l'apertura alla Fieg fatta da Serventi Longhi "possa segnare una consapevolezza della forza e del rilievo della categoria". (ASCA) MARINI: OCCORRE NUOVA STAGIONE RESPONSABILITA' ''E' necessaria necessaria una nuova stagione di responsabilità per tutti coloro che si trovano ad agire nello spazio dell'informazione, per la politica, i giornalisti, e gli editori''. Lo ha detto il presidente del Senato, Franco Marini, parlando di libertà di stampa e rapporto fra politica e informazione nel suo intervento all'apertura del 25/mo congresso della Federazione nazionale della stampa. Per Marini, la responsabilità riguarda la politica che, ''nel gioco narcisista degli specchi riflettenti le immagini dei leader, troppo spesso misura l'efficienza delle proprie azioni sulla base dei passaggi televisivi e non sulla qualità delle scelte, producendo così una catena perversa di competizioni mediatiche''. I giornalisti, invece, secondo Marini ''devono rammentare qualche volta di più le ragioni di un'etica dell'informare che è un'etica di responsabilità e di discernimento nella non facile distinzione fra questa funzione e quella della comunicazione''. Gli editori, infine, ''hanno la responsabilità grande di esercitare questo ruolo in una dimensione che non attiene solo al profilo dei profitti''. ''Cento altre attività - ha concluso - forse più remunerative possono essere svolte dal capitano d'imprese se l'obiettivo è solo quello del profitto, ma l'informazione è altra cosa e indica scelte e comportamenti coerenti''. (ANSA)

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