Fnsi e Usigrai colgono l’occasione della conferenza stampa di fine anno per suggerire al premier un promemoria per le sue prossime slide. Da una norma contro le querele temerarie alla riforma dell’Ordine e del Servizio pubblico, con l’augurio “che questa volta Renzi non voglia smentire se stesso come ha fatto con la Rai”.
"Un 2016 all'insegna della libertà di informazione: questo
l'auspicio del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Bene, è quello che
auspichiamo anche noi”. Così Fnsi e Usigrai replicano alle dichiarazioni del
premier che in conferenza stampa di fine anno ha parlato a più riprese di
stampa e giornalisti rispondendo alle domande dei colleghi dopo aver illustrato
le ormai consuete slide.
“Cogliamo quindi l'occasione – incalza il sindacato dei giornalisti – per un
promemoria per le prossime slide:
1) una norma contro le querele temerarie;
2) una legge sulla diffamazione, che abolisca il carcere e renda effettivo il
diritto dei cittadini a essere informato;
3) nuove regole per i conflitti di interessi;
4) riforma radicale dell'Ordine dei Giornalisti;
5) rinnovo della Concessione 2016 insieme alla riforma complessiva della Rai
Servizio Pubblico”.
L’augurio per il prossimo anno è dunque che si metta finalmente mano alle
principali questioni irrisolte su cui da tempo Fnsi e Usigrai puntano l’attenzione.
E non solo.
“Ci auguriamo – concludono Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti, per la
Federazione della stampa, e Vittorio Di Trapani, segretario del sindacato dei
giornalisti Rai – che questa volta Renzi non voglia smentire se stesso come
ha fatto con la Rai, quando dopo aver promesso di restituirla ai cittadini,
in realtà l'ha portata ancora di più sotto il controllo del governo”.
Foto: governo.it