L'assemblea dei giornalisti di Condé Nast riunita in data 12 marzo 2015 esprime allarme e sconcerto per quanto comunicato dall'Azienda nell'incontro del 6 marzo a Cdr, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Fnsi. Condé Nast, nello specifico, ha informato le componenti sindacali di ritenere che il numero degli esuberi virtuali stabilito nel luglio del 2013 in 35 sia raddoppiato.
L'assemblea ritiene inaccettabile che a due anni dall'accordo di
solidarietà difensiva, in presenza di un fatturato rimasto sostanzialmente
inalterato dal 2013 al 2014, di un utile aumentato di oltre il 50 per cento e
di un organico giornalistico sceso di sei unità, l'Azienda ritenga di poter
considerare superfluo oltre il 40 per cento dei giornalisti dipendenti e
dichiari di prendere in considerazione qualsiasi strada (compresi i
licenziamenti individuali e collettivi) per ridurre in modo drastico
l'organico.
Tutto questo appare ancora più grave alla luce del fatto che
i giornalisti Condé Nast hanno accettato una sensibile riduzione dello
stipendio (che ha consentito un risparmio sul costo del lavoro di oltre 6
milioni di euro in due anni) e che l'Inpgi ha "finanziato" con le
integrazioni salariali l'Azienda nell'ottica di un rilancio delle attività
editoriali e di un mantenimento dei livelli occupazionali, mentre l'Azienda ha
deciso di investire risorse in nuovi settori (comunicazione, eventi, digitale,
area video) nei quali non prevede l'utilizzo di giornalisti.
Condé Nast d'altra parte non è intenzionata, per sua stessa
ammissione, a chiudere testate o a variarne la periodicità. Ci si domanda
dunque come potrebbe con una forza lavoro decimata continuare a garantire gli
standard qualitativi che da sempre la caratterizzano, senza far esplodere il
ricorso a contratti atipici.
L'assemblea respinge con forza questo quadro, rifiutando in
primis l'affermazione di un raddoppio degli esuberi. I giornalisti invitano
l'Azienda a desistere dall'idea di ricorrere a soluzioni traumatiche e la
esortano a tenere aperto un dialogo con le parti sindacali per concordare una
gestione condivisa delle eventuali criticità. Milano, 16 marzo 2015
L'assemblea dei giornalisti Condé Nast