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Fnsi 15 Giu 2004

Condanne penali per un pubblicista eletto al Nazionale e per il Presidente dell'Ordine di Napoli I consiglieri Fnsi chiedono: "Rigore per tutti. Porteremo il caso al CN del 17 a Genova"

Condanne penali per un pubblicista eletto al Nazionale e per il Presidente dell'Ordine di Napoli I consiglieri Fnsi chiedono: "Rigore per tutti. Porteremo il caso al CN del 17 a Genova"

Condanne penali
per un pubblicista eletto al Nazionale
e per il Presidente dell'Ordine di Napoli
I consiglieri Fnsi chiedono: "Rigore per tutti. Porteremo il caso al CN del 17 a Genova"

"Riproporremo il caso Napoli al consiglio nazionale della Federazione della stampa di Genova del 17 giugno". Lo sostengono i consiglieri della Fnsi, Patrizia Capua e Carlo Verna. L’ultima querelle riguarda il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania, eletto il 23 e 30 maggio, convocato per oggi 14 giugno. Si annunciano, infatti, polemiche per l’elezione al consiglio nazionale di un pubblicista campano che avrebbe riportato in primo grado una condanna penale. "È giusto - sostengono Capua e Verna - che il nuovo consiglio parta nella maniera migliore, all’insegna del pieno rispetto della legalità e della deontologia, in questi anni troppo spesso disattese. È indispensabile, però, che il rigore cominci dai vertici, e che sia uguale per tutti. Il presidente uscente dell’Ordine regionale, Ermanno Corsi, ha riportato in questi anni ripetute condanne penali e almeno una di queste ha ottenuto il suggello definitivo della Corte di Cassazione. Ma non risulta che Corsi abbia mai informato l’Ordine nazionale, come è suo preciso dovere, per consentire l’immediata apertura di un procedimento disciplinare da affidare ad altro Ordine regionale". "Appare clamorosa la circostanza - fanno notare i consiglieri nazionali della Fnsi - che il presidente uscente dell’Ordine dei giornalisti della Campania abbia ricevuto in primo grado una doppia condanna penale per aver diffamato un parlamentare e un giornalista professionista iscritto all’Ordine della Campania, con articoli anonimi (l’identificazione dell’autore è stata effettuata dai carabinieri su incarico della procura della Repubblica di Nola) su un giornalino la cui testata non è mai stata registrata in tribunale". "Si può essere giudici della deontologia - si chiedono Capua e Verna - mentre pende sul proprio capo una doppia accusa già ritenuta provata da un tribunale, di aver diffamato un parlamentare e un giornalista con uno scritto anonimo su un giornale clandestino?". Patrizia Capua e Carlo Verna, consiglieri della Fnsi v

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