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Rai 19 Giu 2006

Commissione Pari Opportunità Usigrai: "Basta con l'umiliazione dell'immagine delle donne. Lo scandalo 'Savoia' mette in luce un fenomeno che squalifica il servizio publico"

''E' ora di dire basta'' con l'immagine delle donne come ''oggetto sessuale'' veicolata dal servizio pubblico. E' quanto afferma in una nota la Commissione Pari Opportunita' dell'Usigrai. ''Cosi' la Rai umilia le professionalita' femminili di cui e' ricca, umilia le donne in generale, umilia un Paese che dal servizio pubblico pretende serieta' e rispetto''

''E' ora di dire basta'' con l'immagine delle donne come ''oggetto sessuale'' veicolata dal servizio pubblico. E' quanto afferma in una nota la Commissione Pari Opportunita' dell'Usigrai. ''Cosi' la Rai umilia le professionalita' femminili di cui e' ricca, umilia le donne in generale, umilia un Paese che dal servizio pubblico pretende serieta' e rispetto''

''Prestazioni sessuali in cambio di apparizioni in tv: non abbiamo atteso la pubblicazione delle ultime intercettazioni telefoniche sullo 'scandalo Savoia' - sottolinea la Cpo dell'Usigrai - per denunciare quanto e' da tempo sotto gli occhi di tutti, telespettatori e vertici Rai: starlette e soubrettes cui il servizio pubblico ricorre a man bassa, in programmi di intrattenimento e di informazione (segnatamente quelli sportivi), con l'unico compito di esibire il proprio corpo, naturalmente giovane e avvenente. Cosi' il servizio pubblico squalifica il ruolo delle donne e ne fornisce l'immagine stereotipata di oggetto sessuale''. ''Le intercettazioni su 'sesso e tv' gettano oltretutto pesanti sospetti sulla disponibilita' sessuale di tutte le 'starlette' che si guadagnano un posto al sole nella programmazione della Rai e ricoprono di vergogna il servizio pubblico''. ''L'invito dell'ex presidente della Rai Lucia Annunziata a evitare una rappresentazione delle donne offensiva della loro dignita' - ricordala commissione Pari Opportunita' dell'Usigrai - e' rimasto lettera morta. Anzi, la realta' allora denunciata e' via via degenerata senza che i vertici aziendali abbiano battuto ciglio o abbiano sentito la responsabilita' di porre fine a questa rappresentazione degradante della donna''. ''E' ora di dire basta: le donne, i lavoratori e le lavoratrici della Rai, i telespettatori attendono da chi porta la responsabilita' del governo dell'azienda interventi efficaci e immediati per fare luce su quanto emerge dalle intercettazioni, per sanzionare eventuali comportamenti gravemente scorretti, per invertire la rotta di una rappresentazione di genere avvilente e offensiva fornita dal servizio pubblico, per restituire alla Rai credibilita' e autorevolezza'', conclude la Commissione Pari Opportunita' dell'Usigrai. (Adnkronos)

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