“Suscita preoccupazione e grave disagio la notizia della condanna in contumacia a quattro mesi (commutata in quindicimila euro di ammenda) a carico della giornalista pubblicista napoletana Maria Nocerino. Stupisce, inoltre, il fatto che la giornalista, come è stato confermato anche dalla Commissione Lavoro autonomo della Fnsi che si è subito interessata alla vicenda, non sia stata mai avvertita della denuncia prima, né del procedimento in corso poi, dagli organi preposti alla cura del procedimento stesso.
Per quanto è appreso, la collega ha svolto la sua attività di addetto stampa del Comitato “Il Welfare non è un lusso” e di collaboratrice di alcune testate locali nel corso di una manifestazione che si è svolta a Napoli. Al di là delle vicende specifiche di quella manifestazione, sulla quale è stato aperto un procedimento giudiziario, la condanna della collega Nocerino apre molti interrogativi.
Nel rispetto della magistratura, l’auspicio della Fnsi è che la giustizia possa fare nei successivi gradi piena chiarezza, riportando serenità nell’attività della collega come nella certezza del diritto.
I cronisti, quando svolgono il loro lavoro, sono testimoni dei fatti ed esercitano un’attività che spesso comporta presenza ed esposizione in situazioni difficili e talvolta agitate. Quanti fanno correttamente questa attività meritano ogni tutela e considerazione.”