Cinque giornalisti
dispersi
nel conflitto in Iraq
Iraq: 2 giornalisti dispersi da martedì, chiesto aiuto Vaticano New York, 28 marzo 2003. (AGI/EFE/REUTERS) - Da martedì scorso sono dispersi in Iraq due giornalisti della rivista 'Newsday': Matthew McAllester, americano, 33 anni, corrispondente di guerra; e il suo collega Moses Saman, 29 anni, fotografo, di nazionalità spagnola. Lo ha denunciato lo stesso periodico attraverso il suosito Internet, precisando che dei due si sono perse le tracce damartedì, quando sono stati visti per l'ultima volta in camera all'hotel 'Palestina'. 'Newsday' ha rivolto un appello al Vaticano e alla Croce Rossa Internazionale affinché si attivino per contribuire al loro ritrovamento. Anche la rappresentanza permanente irachena presso l'Onu si è detta disponibilile a collaborare alle ricerche attraverso canali ufficiali. Il direttore Anthony Marro ha riferito di aver avuto contatti con McAllester e Saman, nativo di Barcellona, ancora lunedì: quando per posta elettronica ricevette un loro messaggio in cui si prendevano accordi per il materiale informativo da inviare, ma senza accennare minimamente a problemi di sorta. Altri giornalisti americani presenti a Baghdad gli hanno tuttavia raccontato che i due facevano parte di un gruppetto di colleghi occidentali che la mattina seguente furono bloccati da funzionari iracheni, i quali a quanto sembra ingiunsero loro di lasciare il Paese in quanto i rispettivi visti "non erano in regola" oppure "erano scaduti". Marro ha ammesso che i suoi subordinati erano entrati in Iraq con un visto di durata limitata, ma ha puntualizzato che lo scorso fine settimana la loro posizione era stata regolarizzata mediante formale accredito presso il ministero per l'Informazione locale. Il giornale ha cercato di mettersi in contatto anche con tale dicastero, ma finora senza risultati. L'ultimo ad aver incontrato McAllester e Saman sarebbe un altro fotografo, Marco Deloro: questi ha raccontato di aver fatto visita in camera ai due intorno alla mezzanotte di lunedì, e di non aver notato nulla che potesse far pensare a una loro imminente partenza. Al mattino, di essi non c'era alcuna traccia. Uno dei giornalisti sul posto contattati da Marro ha riferito in via riservata che "erano spariti, e le camere riassettate", come se nessuno ne fosse più ospite. Iraq: tre giornalisti dispersi da sabato nel sud Beirut, 27 marzo 2003. (Adnkronos/Xia) - I componenti di una troupe della televisione Al-Arabiya, basata in Dubai, risultano scomparsi da sabato scorso nel sud dell'Iraq. Lo ha riferito oggi una radio di Beirut. La troupe, composta da due operatori libanesi e da un giornalista siriano, era al seguito della 101ma divisione aviotrasportata entrata in Iraq dal Kuwait. Molti giornalisti e operatori libanesi, in grado di parlare arabo, inglese e francese, sono stati ingaggiati da emittenti arabe e occidentali per coprire la guerra in Iraq. Un giornalista libanese, impiegato dal canale inglese ITN, era scomparso nei giorni scorsi, ma è stato poi rintracciato tra i feriti ospitalizzati nel sud dell'Iraq. Attualmente sono almeno due i giornalisti morti in Iraq dall'inizio delle ostilità. Iraq: persi contatti con cinque giornalisti Washington/Dubai, 26 marzo 2003. (AGI/REUTERS) - Due giornalisti del quotidiano statunitense 'Newsday' a Baghdad e una troupe di tre persone della televisione di Dubai, 'Al Arabiya', sono dati per dispersi. L'inviato Matt McAllester, 33 anni, ex corrispondente dal Medio Oriente per il Newsday, e il fotoreporter Moises Saman, 29 anni, sono arrivati in Iraq il mese scorso con visti provvisori per seguire le proteste pacifiste organizzate dai cosiddetti 'scudi umani' volontari arrivati a Baghdad. Il direttore del Newsday ha fatto sapere che da lunedì i due colleghi non si mettono in contatto con la redazione, poco prima che le autorità irachene notificassero agli interessati che sarebbero stati accompagnati al confine con la Giordania perché i loro visti erano scaduti. Per quanto riguarda i tre dell'emittente 'Al Arabya', la redazione ha fatto sapere di avere perso dal 22 marzo i contatti con il giornalista siriano Wael Awwad, con il cameraman libanese Talal Masri e con il tecnico libanese Ali Safa. Dall'inizio dell'offensiva alleata due giornalisti hanno perso la vita: si tratta di Terry Lloyd della rete televisiva britannica Itv, morto sabato nei pressi di Bassora colpito dal fuoco iracheno, e del cameraman australiano Paul Moran, ucciso lo stesso giorno in un attentato suicida nel nord dell'Iraq.