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Osservatorio sui media 17 Feb 2006

Cina: una task force del Governo Usa per "aiutare" Google, Yahoo! E Microsoft – da lsdi.it

Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato Usa in occasione dell’ audizione al Congresso dei dirigenti delle società tecnologiche - La task force farà pressioni sui governi dei paesi stranieri ove dovessero sorgere difficoltà nell’ azione delle corporation, che hanno salutato con molto favore la decisione.

Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato Usa in occasione dell’ audizione al Congresso dei dirigenti delle società tecnologiche - La task force farà pressioni sui governi dei paesi stranieri ove dovessero sorgere difficoltà nell’ azione delle corporation, che hanno salutato con molto favore la decisione.

L’ annuncio – sottovalutato o del tutto taciuto dalla stampa italiana - è venuto in occasione dell’ audizione al Congresso dei dirigenti delle grandi società tecnologiche americane. Il governo cercherà quindi di scaricare su di sé e trasferire a livello di rapporti ufficiali le difficoltà di movimento dei colossi informatici in paesi complessi come la Cina. E’ stato infatti spiegato che la task force farà pressioni sui governi dei paesi stranieri ove dovessero sorgere delle difficoltà nell’ azione delle corporation. Queste ultime hanno accolto con favore la decisione del Dipartimento di Stato. ''L'approccio del rapporto a livello di governi è quello che volevamo'', ha detto una portavoce di Yahoo, Mary Osako. Le società ritengono che l'intervento del Dipartimento di Stato farà calare la pressione su loro e non le costringerà a prendere scelte da sole. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=214 -------------------------------- UN GIORNALISTA DETENUTO A GUANTANAMO: LA MALATTIA COME METODO DI ''INTERROGATORIO'' - RSF ACCUSATA DI AVERLO ''IGNORATO'' I detenuti nel carcere di Guantanamo, anche quando sono affetti da gravi patologie, non vengono curati o sono assistiti con negligenza da parte del personale sanitario. Lo afferma il cineoperatore sudanese Sami Al-Hajj (nella foto), detenuto nella base Usa dal 2002, in una lettera. Inoltre,spiega, spesso si usa la sofferenza dei detenuti malati come mezzo per farli "collaborare" durante gli interrogatori a cui sono sottoposti dai militari americani - Sulla vicenda intanto Salim Lamrani, un noto studioso di vicende cubane, attacca duramente Reporters sans frontières, accusandola di aver ‘’completamente ignorato’’ il calvario da lui sopportato. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=213

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