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Uffici Stampa 09 Dic 2011

“Chi fa l’ufficio stampa non può fare il portavoce L’Isfol vuole stravolgere la legge 150 del 2000”

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sindacato unitario dei giornalisti, è recentemente venuta a conoscenza del nuovo Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Isfol. L’attenzione è caduta in particolare sul Titolo II, Struttura e funzionamento degli organi dell’Istituto, e nello specifico sull’articolo 2 dedicato al ruolo del Presidente proprio nel punto in cui si fa esplicito riferimento all’Ufficio stampa. Il testo afferma, infatti, che questa struttura dell’ente: “Cura i rapporti con la stampa, redigendo comunicati e note informative su indicazioni del Presidente. E’ coordinato da un giornalista professionista che svolge anche il ruolo di portavoce”.

“La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sindacato unitario dei giornalisti, è recentemente venuta a conoscenza del nuovo Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Isfol. L’attenzione è caduta in particolare sul Titolo II, Struttura e funzionamento degli organi dell’Istituto, e nello specifico sull’articolo 2 dedicato al ruolo del Presidente proprio nel punto in cui si fa esplicito riferimento all’Ufficio stampa. Il testo afferma, infatti, che questa struttura dell’ente: “Cura i rapporti con la stampa, redigendo comunicati e note informative su indicazioni del Presidente. E’ coordinato da un giornalista professionista che svolge anche il ruolo di portavoce”.

Come è abitudine della nostra Federazione, e per il ruolo che svolge per la tutela dei giornalisti, abbiamo rivolto un invito a rivedere il Regolamento in quella parte controversa chiedendo anche un incontro ravvicinato al fine di poter esprimere costruttivamente tutte le nostre riserve.
L’incontro non lo abbiamo ottenuto, ma abbiamo ricevuto una missiva di risposta nella quale si perdura nella interpretazione assai lontana dallo spirito e dalla lettera della legge 150/2000.
Infatti la legge 150/2000, relativa alla comunicazione e all’informazione nella pubblica amministrazione, definisce “chiaramente tre cose: che l’accesso all’attività dell’ufficio stampa è vincolato, per l’addetto e per il capo-ufficio stampa, all’iscrizione all’Albo dei giornalisti; che l’attività del portavoce è cosa diversa da quella dell’ufficio stampa ragion per cui l’incaricato non ha l’obbligo dell’iscrizione all’Albo e che le due attività non sono sovrapponibili”. Insomma, chi fa l’ufficio stampa non può fare il portavoce e, men che meno, il portavoce può assumere anche il ruolo di capo-ufficio stampa.
D’altronde la stessa Direttiva dell’ex ministro della Funzione pubblica, Franco Frattini, sulle attività di comunicazione, ancora in vigore, parla chiaro: “A differenza dell’Ufficio stampa e dei suoi compiti istituzionali, la figura del Portavoce presente nelle amministrazioni complesse, sviluppa un’attività di relazioni con gli organi di informazione in stretto collegamento ed alle dipendenze del vertice ‘pro tempore’ delle amministrazioni”.
Per questi motivi la Fnsi, con lettera del Segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ha chiesto un incontro urgente a Filippo Patroni Griffi, ministro alla Funzione Pubblica,  Ministero depositario dell’interpretazione della legge 150/2000, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per la Comunicazione e Informazione, Paolo Peluffo, e ad Elsa Fornero, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero vigilante sull’Isfol, al fine di conoscere se l’istituto in questione possa mai reinterpretare leggi e norme che mettono, tra l’altro, a repentaglio la sopravvivenza di professionalità giornalistiche preesistenti al nuovo Regolamento”.

La protesta del Coordinamento Uffici Stampa Università ed Enti di Ricerca. Lettera al presidente e al direttore dell’Isfol

Egregio Presidente, egregio Direttore, il Coordinamento nazionale degli “Uffici Stampa delle Università e degli Enti di Ricerca” esprime, come ha già fatto la Fnsi, la sua più totale contrarietà per quanto contenuto nel Titolo II del Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Isfol. L’articolo 2 fa specifico riferimento all’Ufficio Stampa che, secondo il testo, “cura i rapporti con la stampa, redigendo comunicati e note informative su indicazioni del Presidente. E’ coordinato da un giornalista professionista che svolge anche il ruolo di portavoce”. Uno stravolgimento di quanto stabilito dalla legge 150/2000 per tre motivi:

l’articolo 7 individua nella figura del portavoce una persona che “non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche”; l’articolo 9 – comma 3 - definisce la figura del capo ufficio stampa come quella del coordinatore di altri giornalisti impegnati nello stesso ufficio; mentre il comma 2 non ha dubbi sul fatto che gli uffici stampa siano “ costituiti da personale iscritto all'albo nazionale dei giornalisti”

Ruoli e compiti differenti che non possono essere individuati nella stessa struttura e, a maggior ragione, nella stessa persona. Alla luce di quanto sopra chiedo, a nome del Coordinamento degli Uffici Stampa e degli Enti di Ricerca, che l’Isfol riscriva l’articolo in questione nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 150/2000 e successive modificazioni ed integrazioni.
p. Il Coordinamento Uffici Stampa Università ed Enti di Ricerca
Il Portavoce
Vincenzo Raimondo Greco

@fnsisocial

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