Cento giornalisti a Bologna al seminario delle assostampa su freelance e contratti
Cento colleghi presenti, nonostante il lavoro notturno per le maratone elettorali, provenienti da tutta Italia. Presente anche il personale tecnico di numerose associazioni stampa Il seminario nazionale promosso da 13 Ars con Fnsi e Inpgi sul tema "I contratti, se li conosci li usi", ha visto l’iscrizione e la partecipazione di un centinaio di colleghi. Cento "scolari" che hanno (come si direbbe utilizzando un abusato cliché giornalistico) "sottoposto ad un fuoco di fila di domande", i relatori. E sì, perché il presidente e il direttore Inpgi Gabriele Cescutti e Arsenio Tortora, il direttore Fnsi Giancarlo Tartaglia e Giovanni Rossi hanno risposto sino al tardo pomeriggio ai quesiti e le domande dei colleghi sui temi centrali dell’applicazione e dei nodi contrattuali, della riforma previdenziale. Uno spazio particolare è stato dedicato, dal direttore generale Tartaglia al Fondo di previdenza complementare Il seminario scuola ha funzionato, come formazione, come livello e qualità di partecipazione e di contributi. I chiarimenti e gli aggiornamenti portati saranno presto inseriti sul sito dell’Fnsi, avviando così una capillare "diffusione" dei temi e delle domande (con relative risposte) più frequenti nel lavoro di applicazione e di discussione dei contratti. Il tema del lavoro autonomo, della sua tutela collegato al ruolo (ancora insufficiente) dei Cdr è stato al centro di molti quesiti in chiave contrattuale e previdenziale, evidenziando la necessità dei servizi di assistenza delle Ars e la solidarietà vera e concreta delle redazioni con i free lance che, da soli, sono in posizione impari rispetto alle aziende e ai datori di lavoro. Molti i quesiti e i problemi posti sul "come" applicare e rappresentare contratti e colleghi, come molto ampio è stato il ventaglio di chiarimenti e di risposte su fronte previdenziale e della riforma pensionistica con collegamenti alla possibile riforma dell’accesso alla professione. Senza autoreferenzialità, ma con realismo, Bologna e il progetto di seminario delle 13 associazioni di stampa hanno confermato e rilanciato un concetto, evidenziato anche nelle conclusioni politico sindacali di Giovanni Rossi: c’è, seppur migliorabile, lo strumento (i contratti), c’è il mezzo operativo (il sindacato, le Ars, soprattutto i Cdr) per tutelare i colleghi, soprattutto quelli dei nuovi giornalismi e del lavoro autonomo dei diversi settori del giornalismo. Insomma c’è una "macchina" che bisogna sapere guidare, sapendo mettere le mani nel motore e sul volante. Ma per saperlo fare occorre la cultura, serve l’informazione, è fondamentale la formazione di chi rappresenta i colleghi. E servono nuovi colleghi impegnati nel nuovo modo di fare sindacato. E’ dalla cultura quindi, della solidarietà e dei contratti, che si possono consolidare la teoria e la prassi del diritto ai diritti. Ecco cosa è stata, tra le altre cose, Bologna con "I contratti? Se li conosci li usi". Una tappa della scuola che tutti dobbiamo continuare a seguire, coinvolgendo nuovi volti nel nostro sindacato: aggiornamento e umiltà di chiedere e di "studiare" proprio quando siamo più convinti di sapere già tutto.