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Rai 12 Set 2006

Cdr Giornale Radio Rai e Usigrai su divisione testata

Il dibattito di questi giorni sulle nomine Rai finalmente porta alla ribalta anche la Radio pubblica. Peccato che se ne parli esclusivamente in termini di “spacchettamento” e di logiche di spartizione.

Il dibattito di questi giorni sulle nomine Rai finalmente porta alla ribalta anche la Radio pubblica. Peccato che se ne parli esclusivamente in termini di “spacchettamento” e di logiche di spartizione.

Il Cdr del Giornale Radio Rai e l’Usigrai ritengono che un piano di riorganizzazione della Radiofonia debba passare attraverso un confronto fra tutte le parti in causa. Al sindacato piacerebbe discutere di un vero piano di rilancio del settore: investimenti, organico, frequenze, dotazioni tecnologiche. Sono queste le urgenze che abbiamo piu’ volte denunciato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica, imprescindibili perche’ Radio Rai possa pienamente assolvere alla propria missione. Non vogliamo essere trattati come cavie di ristrutturazioni improvvisate e non pianificate a dovere. Il Comitato di Redazione del Giornale Radio Rai d’intesa con l’Usigrai

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