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Fnsi 12 Mag 2004

Caso Guazzaloca, l'Agenzia Dire presenta un esposto all'Ordine dei giornalisti. L'ex sindaco Vitali (Ds): "Da Guazzaloca un comportamento berlusconiano" Giulietti (Articolo 21): "I bolognesi lo licenzieranno"Deputati Ds: "Promuoveremo un'iniziativa a

Caso Guazzaloca, l'Agenzia Dire presenta un esposto all'Ordine dei giornalisti. L'ex sindaco Vitali (Ds): "Da Guazzaloca un comportamento berlusconiano" Giulietti (Articolo 21): "I bolognesi lo licenzieranno"Deputati Ds: "Promuoveremo un'iniziativa a Bologna sulla libertà d'informazione"

Caso Guazzaloca, l'Agenzia Dire presenta un esposto all'Ordine dei giornalisti. L'ex sindaco Vitali (Ds): "Da Guazzaloca un comportamento berlusconiano" Giulietti (Articolo 21): "I bolognesi lo licenzieranno"Deputati Ds: "Promuoveremo un'iniziativa a Bologna sulla libertà d'informazione"

L'Agenzia Dire ha annunciato un esposto all'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna per le nuove affermazioni del sindaco Giorgio Guazzaloca, iscritto come pubblicista, nei confronti del giornalista della testata Mattia Cecchini. L'esposto e' firmato dal direttore Fabio Albertelli e dal capo della redazione bolognese Giuseppe Pace. E' il primo esposto formale che viene fatto sulla vicenda: proprio l'assenza di esposti ha di fatto portato alla non apertura di un procedimento disciplinare d'ufficio, dopo che sulla stampa erano apparse le frasi attribuite al sindaco. Il Consiglio aveva comunque sollecitato un incontro con Guazzaloca, che si e' tenuto nella prima settimana di maggio. In quell'occasione aveva spiegato che le sue valutazioni personali negative non ''erano riferibili alla categoria ma solo ad alcuni operatori dell'informazione: cosi' esercitando quel diritto di critica che trova i suoi confini unicamente nelle precise norme di legge a tutela dell'onore, della reputazione e del decoro delle persone'', si legge nella nota pubblicata sul sito dell'Ordine regionale. Richiesti di commenti, essendo ''giudici sarebbe abnorme se li facessimo'' hanno replicato il presidente dell'Ordine Claudio Santini e il segretario Gerardo Bombonato. Entrambi ricordano che domenica 16 maggio c'e' la prima delle tre tornate elettorali per il rinnovo delle cariche e che il consiglio uscente puo' compiere solo la ordinaria amministrazione: ''E questa vicenda - ha detto Santini - non si puo' definire ordinaria''. L'esposto della Dire ('Repubblica' sarebbe intenzionata a non farne uno proprio) di fatto apre un nuovo capitolo della vicenda, visto che oggi il sindaco ha indicato per nome e cognome tre iscritti: sara' il prossimo consiglio a valutare se le affermazioni di Guazzaloca siano una violazione del loro ''onore, reputazione e decoro''. Nell'incontro tra Santini e il sindaco, il presidente dell'Ordine aveva ricordato che la ''legge professionale tutela si' il diritto di critica ma impegna pure a rendere piu' saldo il rapporto di fiducia tra stampa e lettura. Una relazione di credito reciproco tra sistema dei media e potere politico rappresenta poi - si leggeva inoltre nella nota che spiegava un'astensione da ulteriori commenti che potevano essere interpretati come interventi nella campagna elettorale per il sindaco di Bologna - una delle condizioni indispensabili per il buon funzionamento della democrazia''. (ANSA). ''Considero indegno per chi ricopre la carica di Sindaco della nostra citta' rivolgersi in modo offensivo, e per di piu' indicandoli per nome e cognome, nei confronti di alcuni giornalisti solo perche' fanno il loro mestiere con scrupolo e senso critico''. Il commento e' del sen.Walter Vitali (Ds), che fu pure l'ultimo sindaco di sinistra della citta'. ''E' una manifestazione di arroganza e di prepotenza che non si puo' ridurre a puro folclore - dice Vitali in una nota - poiche' corrisponde ad una ben precisa visione dell'informazione, concepita solo in termini di propaganda in favore di chi detiene il potere. Una dimostrazione pratica di questa idea di chiara derivazione berlusconiana la si e' peraltro avuta in occasione dell'intervento, purtroppo messo a segno, per sostituire Giorgio Tonelli nella direzione del Tg dell'Emilia-Romagna poiche' anch'egli era accusato di eccessiva indipendenza di giudizio''. ''La critica - conclude la nota - non e' accettata neanche quando viene esercitata da gruppi di cittadini che contestano le inaugurazioni della Giunta e che vengono sempre piu' spesso bersagliati con richieste e controlli di ogni genere. Tutto cio' dimostra un grande nervosismo e una grande paura di non avere piu' il consenso necessario per amministrare la citta'. I cittadini, ai quali spetta il giudizio, ne sapranno sicuramente tenere conto''. (ANSA). Per il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, ''il sindaco di Bologna si deve rassegnare. Esistono ancora infatti anche a Bologna, 'Repubblica' e non solo in questo giornale, giornaliste e giornalisti che non hanno dichiarato fedele obbedienza al proprietario unico delle televisioni''. ''Dalla Rai - afferma Giulietti - e' riuscito a cacciare un capo redattore, con gli altri giornali l'impresa sara' piu' faticosa. Guazzaloca non riuscira' a licenziare nessuno, i bolognesi, prestissimo, licenzieranno lui con la sua cultura dell' intolleranza''. (ANSA). ''L' aggressione di ieri, per fortuna solo verbale, del sindaco Giorgio Guazzaloca ai giornalisti Luciano Nigro, Andrea Chiarini e Mattia Cecchini rappresenta una escalation preoccupante contro la liberta' di stampa che deve far riflettere sull' effettiva liberta' per l'informazione nel nostro paese''. Lo affermano in una dichiarazione i deputati Ds bolognesi Katia Zanotti, Giovanna Grignaffini e Franco Grillini. ''L' esclusione dei giornalisti sgraditi ordinata da Berlusconi dalla Bulgaria - dicono - ha portato all'epurazione dalla Rai di Biagi, Santoro e Luttazzi prima e della Guzzanti poi. A Bologna le pressioni politiche del centrodestra hanno ottenuto l'epurazione del caporedattore Rai regionale e i risultati non si sono fatti attendere: Cofferati oscurato, l'opposizione scomparsa dall' informazione regionale. Ora si vorrebbe chiudere la bocca a tre giornalisti (Guazzaloca, a margine di un convegno nel decennale della morte d Spadolini, si era riferito a due cronisti di 'Repubblica' e ad uno dell'agenzia Dire, ndr) sulla cui capacita' e correttezza professionale non c'e' dubbio alcuno''. ''Con ogni probabilita' - proseguono Zanotti, Grignaffini e Grillini - queste dichiarazioni guazzalochiane cosi' sopra le righe sono frutto di un nervosismo comprensibile: tutti i sondaggi danno vincente la coalizione di centrosinistra e il suo candidato sindaco. E' la sconfitta annunciata del centrodestra a far perdere la testa ai suoi esponenti. Ma cio' non giustifica affatto comportamenti minacciosi ai limiti della legalita'. La nostra solidarieta' ai giornalisti minacciati vuole quindi essere attiva e determinata. Promuoveremo nei prossimi giorni una iniziativa sulla liberta' di informazione nella nostra citta'. Un tempo Bologna era considerata un simbolo ed un esempio di liberta' e i suoi amministratori erano universalmente visti come un esempio di stile, misura e tolleranza. Ora viviamo in una citta' dove la voce dell' opposizione non trova spazio e dove la libera informazione e' minacciata. Proprio per questo esprimiamo la nostra solidarieta' con amicizia ed affetto ai giornalisti bolognesi e lo faremo in concreto con una iniziativa sulla liberta' dell' informazione''. (ANSA).

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