«Lo stiamo denunciando sin dal primo momento e non smetteremo di farlo: la gravità inaccettabile della telefonata a Fedez è nell'invito al cantante "ad adeguarsi al sistema". Di quale sistema si parla? E su mandato di chi? Visto che a parlare è un autore, esterno alla Rai, di una società di produzione. Tutto il resto è il solito tentativo di riversare il fango solo ed esclusivamente sulla Rai. Per di più cercando il capro espiatorio nella sola vicedirettrice di Rai3, Ilaria Capitani, che in quella telefonata ha comunque ribadito che da parte della Rai non c'era intenzione di fare alcuna censura e che "assolutamente" Fedez poteva salire sul palco a dire ciò che riteneva». Così, in una nota, l'esecutivo Usigrai.
«Se si vuole affrontare con serietà questa vicenda – proseguono i rappresentanti dei giornalisti – e comprendere chi e come intendeva "censurare". Quindi bisogna individuare l'intera catena, dai mandanti agli esecutori, di quella richiesta a tutela del "sistema". Questa vicenda ancora una volta, come facciamo da anni, ci porta a richiedere l'immediato avvio della macchina parlamentare che porti ad individuare un nuovo meccanismo di governance aziendale per togliere alla Rai, definitivamente e una volta per tutte, la morsa dei partiti e dei governi per renderla un Servizio Pubblico tale a 360 gradi».