Il giudice per le indagini preliminari di Roma Andrea Fanelli ha rigettato la richiesta di archiviazione dell'indagine relativa all'omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia. Il giudice ha anche disposto nuove indagini da completarsi entro 180 giorni da oggi.
«Con questa decisione, il gip ha accolto le tesi sostenute, con grande perizia e passione civile, dall'avvocato Giulio Vasaturo e dal professor Carlo Palermo, legale della famiglia Alpi», è il commento a caldo di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, e Vittorio Di Trapani, segretario dell'Usigrai, parti offese nel procedimento.
«In questo momento – aggiungono – vogliamo solo dire grazie a chi non ha mai smesso di reclamare verità e giustizia e ha dato corpo, anche dopo la loro morte, alla voce di Luciana e Giorgio Alpi. Ora tutti insieme dobbiamo reclamare che sia finalmente svelata la catena dei depistaggi e delle omissioni indicate con grande chiarezza nella sentenza della Corte d'Appello di Perugia».
Per illustrare i termini della decisione odierna, che racchiude importanti riflessi anche sull'articolo 21 della Costituzione e sulla piena legittimazione di Fnsi e Usigrai a rappresentare gli interessi dell'intera categoria dei giornalisti, lunedì 7 ottobre alle ore 15.30 si terrà una conferenza stampa nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma.