Prevenzione, invecchiamento, cronicità. Ne hanno discusso giovedì 7 novembre 2024 esperti, istituzioni, rappresentanti del mondo dell'accademia, medici, esponenti del terzo settore e stakeholder della sanità in un convegno organizzato da Casagit Salute a Roma, a palazzo Wedekind, in occasione delle celebrazioni dei 50 anni di attività della cassa sanitaria dei giornalisti, oggi società di mutuo soccorso aperta a tutti. Il dibattito, sul presente e futuro del sistema salute del Paese, ha permesso di fare il punto su numerosi aspetti e criticità del Servizio sanitario nazionale e approfondire il ruolo e il contributo dei fondi sanitari integrativi.
«Come ha autorevolmente ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Casagit rappresenta un sistema di welfare capace di lavorare nell'interesse generale e per la costruzione del bene comune, risonante con i valori della Costituzione», ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente Casagit Salute, Gianfranco Giuliani. «I nostri primi 50 anni vogliono essere un momento di riflessione e condivisione. Le sfide sono numerose: prevenzione, cronicità, non autosufficienza, risorse e investimenti. Intendiamo offrire un contributo di idee per un servizio sanitario che sia solidale, sostenibile, sussidiario, integrato e dunque più forte e, davvero, universalistico».
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha inviato un saluto e ricordato come l'obiettivo della cura debba sempre più passare dall'integrazione. «La sanità integrativa - ha ricordato il ministro - va vista all'interno del sistema di welfare sociale e sanitario in cui opera a supporto del servizio pubblico, che resta il pilastro fondamentale dell’assistenza. Vogliamo modernizzare il nostro sistema sanitario garanzia del diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. Un percorso necessario che richiede uno sforzo congiunto per raggiungere il miglior risultato».
In questo processo è fondamentale la prevenzione, ambito su cui da sempre è impegnata anche Casagit e leva chiave per garantire futuro e sostenibilità del Ssn. Prevenzione, stili di vita ed educazione sanitaria sono i temi su cui ha posto l'accento anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone, sottolineando il valore di fare squadra per tutelare la salute comune, soprattutto dei più fragili.
La tavola rotonda, moderata dalla giornalista e consigliera d'amministrazione Casagit Laura Berti, ha visto la partecipazione di Francesco Cairo presidente della Società scientifica di Parodontologia e docente dell'Università di Firenze, Mario Del Vecchio professore associato SDA Bocconi e coordinatore dell'Osservatorio Consumi Privati in Sanità, Francesco Landi direttore del Dipartimento di Scienze dell'invecchiamento del Policlinico Gemelli di Roma, Pasquale Perrone Filardi presidente della Società Italiana di Cardiologia e docente all'Università Federico II di Napoli.
Particolare risalto è stato dedicato al tema delle risorse e del finanziamento della sanità. Oggi la spesa complessiva per la sanità ammonta all'8,4% del Pil, di cui la componente pubblica è del 6,2%: un dato molto inferiore alla media europea. «Una spesa - ha spiegato Del Vecchio - che va ottimizzata e razionalizzata, per incanalare questa grande domanda di salute in un percorso istituzionale e organizzativo sostenibile. La sanità integrativa può giocare un ruolo strategico, in particolare le forme intermediate collettive che, pur con tante differenze, coprono circa il 25% della popolazione. Assistenza e prevenzione vanno armonizzate tra sanità pubblica e privata, in modo da rappresentare una risorsa comune del sistema salute del Paese».
In conclusione, alla domanda posta dal convegno se un sistema sanitario sia più forte con i fondi integrativi, il direttore generale di Casagit Francesco Matteoli ha risposto affermativamente: «Mutue e fondi, che già oggi assistono 16 milioni di cittadini, possono giocare un ruolo da protagonista in questo processo, mettendo assieme i bisogni del singolo con quelli della collettività».