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Giudiziaria 09 Giu 2006

Carabinieri nelle redazioni del Gazzettino e del Mattino di Padova per perquisire due giornalisti La Fnsi: "Atto clamoroso contro colleghi che hanno esercitato il diritto-dovere di cronaca"

(fonte Ansa - 9 giugno) I carabinieri hanno perquisito oggi pomeriggio le redazioni di Padova de ''Il Gazzettino'' e de ''Il Mattino di Padova'' per sequestrare a giornalisti delle due testate, rispettivamente Lino Lava ed Enzo Bordin, materiali ipoteticamente relativi ad articoli riguardanti indagini condotte dal sostituto procuratore Roberto D'Angelo sullo spaccio di cocaina a Padova. la Fnsi ha preso immediatamente posizione definendo il provvedimento un clamoroso e inspiegabile atto contro due colleghi che hanno esercitato il diritto-dovere di cronaca.

(fonte Ansa - 9 giugno) I carabinieri hanno perquisito oggi pomeriggio le redazioni di Padova de ''Il Gazzettino'' e de ''Il Mattino di Padova'' per sequestrare a giornalisti delle due testate, rispettivamente Lino Lava ed Enzo Bordin, materiali ipoteticamente relativi ad articoli riguardanti indagini condotte dal sostituto procuratore Roberto D'Angelo sullo spaccio di cocaina a Padova. la Fnsi ha preso immediatamente posizione definendo il provvedimento un clamoroso e inspiegabile atto contro due colleghi che hanno esercitato il diritto-dovere di cronaca.

Da indiscrezioni che trapelano dal palazzo di giustizia, sembrerebbe che i due giornalisti siano iscritti nel registro degli indagati con l'ipotesi di concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Secondo quanto si e' appreso, Lava - che adesso si trova nella caserma dei carabinieri, presso l'aliquota operativa del nucleo radiomobile - avrebbe messo spontaneamente a disposizione il proprio archivio e i militari avrebbero portato via pacchi di documenti. A Bordin, invece, secondo quanto si e' appreso, non sarebbe stato trovato il materiale cercato e quindi e' subito scattata una perquisizione, che sarebbe ancora in corso, nell'abitazione del giornalista. (9 giugno 2006) La segreteria della Federazione nazionale della stampa esprime stupore e preoccupazione per le perquisizioni effettuate dalle forze dell'ordine nei confronti di due giornalisti del Gazzettino e del Mattino di Padova su disposizione della procura della Repubblica di Padova. I due cronisti hanno subìto le perquisizioni sia nei luoghi di lavoro, sia nelle proprie abitazioni. I colleghi sono accusati dal magistrato di concorso in rivelazione e utilizzazione di segrete d'ufficio, e di pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale. Il fatto trae origine dall'arresto di un cittadino albanese per spaccio di droga. L'uomo era stato accusato da un consumatore di stupefacenti. Nell'ordinanza di arresto è contenuto il cognome del denunciante ma i cronisti non lo riportano nel rispettivi articoli pubblicati sui due quotidiani. Stupisce quindi un provvedimento così clamoroso nei confronti di due giornalisti che hanno esercitato solo il loro diritto-dovere di cronaca. La Fnsi non può non rilevare che quest'ennesimo atto che tende a limitare il la libertà di stampa avviene proprio nel giorno in cui il ministro della Giustizia, Clemente Mastella annuncia la sospensione temporanea della riforma dell'ordinamento giudiziario che, tra le altre cose, contiene forti limitazioni nei rapporti tra stampa e magistratura delegando al solo procuratore generale la titolarità della diffusione delle notizie ai giornalisti. Un provvedimento fermamente criticato dalla Fnsi e dall'Unione nazionale Cronisti.

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