«Senza canone Rai ogni famiglia risparmierebbe 24 centesimi al giorno. La Lega di Salvini che vorrebbe abolirlo e non solo toglierlo dalla bolletta chiarisca agli italiani anche cosa perderebbero in termini di servizio pubblico senza quattordici canali televisivi, tredici radiofonici, i tg e gr nazionali e regionali, i siti di informazione, le piattaforme digitali, un centro ricerche per le telecomunicazioni e un'orchestra sinfonica nazionale».
«Un servizio pubblico – incalzano i rappresentanti dei giornalisti – non vive di pubblicità, come fanno invece le TV commerciali. Semmai sono gli spot che andrebbero aboliti a fronte di risorse certe e adeguate. Se poi la Rai viene ritenuta, a stagioni alterne, di destra o di sinistra, siano i partiti a liberarla riformando subito la legge di nomina dei vertici dell'azienda che oggi mette in mano alla maggioranza e al governo di turno la redini della Rai; invece di usarla solo per fare propaganda elettorale».