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L'aula di palazzo Montecitorio (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Istituzioni 17 Lug 2025

Camera, via libera alla Giornata in memoria dei giornalisti uccisi. Fnsi: «Ora atti per migliorare la vita dei colleghi»

Ok all'unanimità giovedì 17 luglio 2025 al testo che passa ora al Senato. La ricorrenza sarà il 3 maggio. La segretaria generale Fnsi: «Onorare la memoria è un dovere, benché non scontato. Ma poi ci sono un presente e un futuro che hanno bisogno di provvedimenti per migliorare l'esistenza e la professione dei colleghi che sono spesso precari, pagati pochi euro, senza diritti». Il presidente Di Trapani: «Il governo approvi l'aggravante per i reati contro i cronisti».

Via libera unanime della Camera, con 211 voti a favore, giovedì 17 luglio 2025, alla proposta di legge a prima firma del deputato di Forza Italia, Paolo Emilio Russo, all'istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione. Il testo passa ora all'esame del Senato. La giornata dedicata ai giornalisti uccisi sarà il 3 maggio, data che coincide con la Giornata mondiale per la libertà di stampa indetta dalle Nazioni Unite nel 1993.

«Onorare la memoria è un dovere, non scontato, ma un dovere. La Federazione nazionale della Stampa italiana ringrazia la Camera dei deputati per questa approvazione all'unanimità», osserva Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.

«Ma per i giornalisti - aggiunge - non c'è solo un passato da onorare. Ci sono un presente e un futuro che hanno bisogno di atti per migliorare l'esistenza e la professione dei colleghi che oggi lavorano in Italia e che sono spesso precari, pagati pochi euro, senza diritti. Approvare anche solo un provvedimento che possa migliorare la vita dei giornalisti e un'impresa titanica per qualunque maggioranza di qualunque colore eppure è necessario se si vuole dare compiuto riconoscimento alla Costituzione e alla difesa della democrazia».

Soddisfazione bipartisan viene espressa dai deputati. «L'istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi consegna alla memoria senza fine il sacrificio e l'esempio di donne e uomini coraggiosi consapevoli della missione che si erano dati: raccontare i fatti, a qualunque costo. Il pensiero, commosso, va ad amici e colleghi che ho pianto in oltre trent'anni di lavoro. Grazie alla sensibilità dell'onorevole Paolo Emilio Russo e all'aula della Camera che ho avuto l'onore di presiedere mentre all'unanimità votava l'approvazione della legge che riconosce come vittime del dovere chi ha sempre avuto un solo faro: la verità», dice Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera.

E la premier Giorgia Meloni rileva: «Da oggi in poi, il 3 maggio sarà un momento solenne per onorare chi ha messo la propria passione, la propria professionalità e il proprio coraggio al servizio di tutti noi, garantendo ai cittadini il diritto ad essere informati. Uomini e donne che, con il loro prezioso lavoro, hanno fatto arrivare i nostri occhi dove altrimenti non sarebbero arrivati. In Italia come all'estero».

Per il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, «i giornalisti uccisi non hanno bisogno solo di 'memoria', hanno bisogno di impegno. Per cercare verità e giustizia per il loro assassinio. E perché non ricapiti più». E, fra le iniziative che il governo potrebbe adottare «se si vuole uscire dalla retorica», Di Trapani esorta a «dare il via libera all'approvazione dell'aggravante per i reati contro i giornalisti, che da anni chiediamo, e che abbiamo proposto anche all'Osservatorio cronisti minacciati». (mf)

@fnsisocial

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