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Vertenze 26 Dic 2008

Cambia di proprietà "il Domani di Bologna": da Legacoop al Gruppo Rete 7

Un incontro presso la Regione Emilia-Romagna con la partecipazione degli assessori regionale Duccio Campagnoli e provinciale di Bologna, Rebaudengo, ed i rappresentanti di Legacoop Bologna, con il Presidente Giampiero Calzolari; del Gruppo Rete 7, con Giovanni Mazzoni; delle Organizzazioni sindacali dei giornalisti (Fnsi, Aser e Comitato di redazione) e dei poligrafici, ha visto definita una ipotesi di soluzione per “il Domani di Bologna” con il subentro nelle attività della attuale Editorale s.p.a. da parte del Gruppo Rete 7 (che ha come principale azionista l’industriale reggiano Spallanzani)

Un incontro presso la Regione Emilia-Romagna con la partecipazione degli assessori regionale Duccio Campagnoli e provinciale di Bologna, Rebaudengo, ed i rappresentanti di Legacoop Bologna, con il Presidente Giampiero Calzolari; del Gruppo Rete 7, con Giovanni Mazzoni; delle Organizzazioni sindacali dei giornalisti (Fnsi, Aser e Comitato di redazione) e dei poligrafici, ha visto definita una ipotesi di soluzione per “il Domani di Bologna” con il subentro nelle attività della attuale Editorale s.p.a. da parte del Gruppo Rete 7 (che ha come principale azionista l’industriale reggiano Spallanzani)

L’ipotesi di il nuovo assetto prevede l’integrazione nell’Editoriale s.p.a. delle realtà dell’informazione oggi in capo al Gruppo Rete 7 e, quindi, l’integrazione dei relativi dipendenti in tale società, nonché il permanere degli accordi già in essere per la salvaguardia dell’occupazione per tutti i dipendenti del “Domani” (ai giornalisti è oggi applicato un contratto di solidarietà con una riduzione dell’orario di lavoro del 25%). Le Organizzazioni sindacali hanno tenuto il 23/12 le assemblee dei dipendenti le quali hanno confermato il consenso a tale ipotesi. “Ci auguriamo che con il lavoro svolto anche al Tavolo Istituzionale – dichiara l’assessore Campagnoli (Pd) - si possa ora concretizzare definitivamente tale ipotesi con i relativi accordi anche in sede sindacale, poiché è importante una soluzione che salvaguardi il patrimonio professionale e l’esperienza editoriale condotta dal ‘Domani’ e possa dare sviluppo ad una ulteriore iniziativa per l’informazione e la comunicazione nella dimensione regionale”.

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