L’Unione nazionale giornalisti pensionati dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Ungp nazionale, Federazione nazionale della Stampa italiana, Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna, Unione Stampa Sportiva Italiana, Confcommercio Ascom Bologna dedicherà un memorial a Marco Gardenghi, presidente regionale dell’Emilia-Romagna dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, recentemente scomparso. L’evento, grazie alla collaborazione con il presidente della Giallo Dozza Bologna Rugby Matteo Carassiti, si inserisce nelle iniziative del progetto ministeriale Sport e Salute cui la squadra del Giallo Dozza partecipa.
Il presidente dell’Ungp dell’Emilia-Romagna Claudio Cumani ha commentato: «C’è un ricordo personale di Marco Gardenghi che mi piacerebbe condividere in questa occasione. Eravamo pressoché ragazzi, neoassunti al giornale, entusiasti ed inconsapevoli di quello che la vita ci avrebbe potuto riservare. Marco mi raccontò che certi pomeriggi da solo se ne andava in un campetto fuori Ferrara a tirare calci a un pallone da rugby. A me pareva una follia. Adesso, dopo qualche decennio, l’immagine di quel ragazzo che prende a calci (chissà se rabbiosamente) la sua fame di futuro mi torna alla mente.
Marco non è stato solo un giornalista ma ha creduto nel giornalismo, o meglio nei giornalismi. Ha fatto della difesa di questo mestiere e quindi di chi questo mestiere lo pratica la sua missione, il senso della sua vita. E allora cosa legava Marco al rugby e che cosa c’entrava questo sport con la sua vocazione sindacale? Secondo me gli piacevano la tenacia, il coraggio, la determinazione, la consapevolezza, l’idea di comunità che quello sport si porta appresso. E quei valori (tenacia, coraggio, determinazione, consapevolezza, idea di comunità) li aveva trasportati nel suo lavoro a difesa dei colleghi.
Negli ultimi tempi è stato presidente regionale dell’Ungp, di cui io immeritatamente ho raccolto per spirito di servizio l’eredità, ma la sua vita professionale si è svolta principalmente a Roma dove ha contribuito alla stesura di contratti fondamentali per la professione. È stato dalla parte dei deboli, di quelli che avevano bisogno, di quelli che forse avevano sbagliato. Sono molto grato a chi ha reso possibile questa iniziativa. Marco credeva nei giovani ma soprattutto confidava nella giustizia e nella voglia di riscatto. Sapeva che si poteva cadere e rialzarsi. Ha combattuto contro la sua malattia con rabbia e tenacia come se si trovasse su un campo di gioco. Non è andato a meta ma ci ha lasciato una grande lezione. E quella lezione non la vogliamo dimenticare».
All’incontro di presentazione dell’iniziativa sono intervenuti anche il segretario generale della Fnsi, Matteo Naccari, già presidente dell’Aser come Marco Gardenghi; l’attuale presidente di Aser, Paolo Maria Amadasi, e il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Silvestro Ramunno. L’evento, al quale ha preso parte anche Medardo Montaguti di Confcommercio, è stato moderato dalla vicepresidente dell’Ungp Emilia-Romagna, Maria Luigia Casalengo. (Da aser.bo.it)