Domenica 13 marzo 2022 alle 11 una delegazione dell'Associazione stampa Emilia-Romagna e dell'Ordine regionale dei giornalisti ricorderà Graziella Fava con una breve cerimonia nei giardini a lei intitolati in via Milazzo, a Bologna. Graziella Fava, 49 anni, rimase vittima di un attentato compiuto nella sede del sindacato dei giornalisti il 13 marzo 1979.
«Gli uffici, allora in via San Giorgio – ricordano Aser e Odg –, vennero presi d'assalto da tre persone, due uomini e una donna, che rinchiusero l'impiegato e la vedova di un giornalista in una stanza e diedero fuoco ai locali mandando in fumo l'archivio. I due sequestrati riuscirono a chiamare aiuto: questi poi salvarono, facendole uscire attraverso i tetti, l'anziana che viveva al piano di sopra e la figlia. Con loro quella mattina era presente anche Graziella, che accudiva l'ultraottantenne inferma in poltrona. Graziella si prodigò per aiutare le altre due donne a essere messe in salvo, ma rimase vittima del fumo e venne trovata morta nel vano scale soltanto dopo che fu spento l'incendio. L'attentato venne rivendicato dal sedicente gruppo Gatti Selvaggi, una sigla ritenuta vicina a Prima Linea. Come giornalisti riteniamo doveroso ricordare ogni anno Graziella, una lavoratrice che si è sacrificata per salvare altre persone. A questa vittima innocente dell'unico omicidio per terrorismo avvenuto a Bologna negli "anni di piombo" va un ricordo grato e rispettoso».