Non si ferma la repressione politica in Bielorussia, dove giovedì 6 ottobre 2022 un tribunale ha condannato quattro giornalisti dell'agenzia di stampa BelaPan a pene dai quattro ai 14 anni di reclusione per accuse di chiara matrice politica. Lo riporta Radio Liberty.
Andrey Alyaksandrau è stato condannato a 14 anni per "alto tradimento", "organizzazione di manifestazioni illegali" ed "evasione fiscale". Iryna Zlobina è stata condannata a nove anni per "alto tradimento" e "organizzazione di manifestazioni illegali". Dzmitry Navazhylau e Iryna Leushyna sono stati condannati rispettivamente a sei e a quattro anni per "evasione fiscale". Le accuse rivolte a tutti e quattro gli imputati sono, secondo l'emittente, "ingiuste e infondate".
Al potere dal 1994, accusato di gravi violazioni dei diritti umani e soprannominato "l'ultimo dittatore d'Europa", Aleksandr Lukahsneko ha ufficialmente vinto le presidenziali bielorusse dell'agosto del 2020 con l'80% dei voti, ma il risultato è considerato da molti osservatori frutto di massicci brogli elettorali e nei mesi successivi in Bielorussia si sono registrate proteste di massa.
Le manifestazioni pacifiche sono state represse dal regime di Lukashenko in maniera violenta e con ondate di arresti. Quasi tutti i dissidenti sono stati arrestati o sono stati costretti a lasciare il Paese. Secondo l'ong per la difesa dei diritti umani Viasna, in Bielorussia ci sono almeno 1.348 prigionieri politici. (Ansa)