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Asu, l’assemblea approva all’unanimità il bilancio consuntivo 2023 e di previsione 2024
Associazioni 02 Apr 2024

Asu, l’assemblea approva all’unanimità il bilancio consuntivo 2023 e di previsione 2024

Il presidente Massimiliano Cinque: «Siamo ormai entrati nella fase in cui non basta più discutere dei problemi, di cui abbiamo tutti piena consapevolezza, ma occorre operare».

«Si è svolta domenica 24 marzo all'hotel Plaza di Perugia l'annuale assemblea degli iscritti di Associazione Stampa Umbra e Ordine dei Giornalisti. L'assemblea Asu ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2023 e di previsione 2024». Lo si legge in un comunicato stampa diffuso dall’Asu sul suo sito web martedì 26 marzo 2024.

«Il documento consuntivo - prosegue la nota - come era già stato ampiamente preannunciato, chiude con una passività, dovuta al mancato trasferimento dei corrispettivi per i servizi Inpgi conseguenti alla chiusura, come noto, dell'istituto previdenziale dei giornalisti italiani».

Il comunicato riporta poi le parole del presidente dell’Asu, Massimiliano Cinque: «Con una condotta attenta e rigorosa siamo comunque riusciti a contenere sensibilmente la perdita. Abbiamo posto in essere una serie di interventi utili a contenere tutte le spese, prima fra tutte, su nostro impulso, il cambio della sede di Asu e Odg che già nel 2023 ci ha fatto risparmiare per 6 mesi notevoli risorse e che nel 2024, con l'entrata a regime dei nuovi locali di Via Martiri dei Lager a Perugia comporterà risparmi per oltre il 50 per cento».

«L'assemblea – evidenzia il comunicato - è stata anche e soprattutto l'occasione per discutere dei problemi della categoria, a cominciare dalle leggi bavaglio e dalla libertà di stampa. Il presidente ha sottolineato la mancanza di normative efficaci che limitino la possibilità indiscriminata degli editori di operare riduzioni di personale e di testate, mentre aumentano di contro le leggi che imbrigliano la possibilità dei giornalisti di svolgere compiutamente il diritto di cronaca in favore di una piena e libera informazione al cittadino».

Il presidente Cinque ha aggiunto: «Siamo ormai entrati nella fase in cui non basta più discutere dei problemi, di cui abbiamo tutti piena consapevolezza, ma occorre operare. Due sono i capisaldi da difendere: il lavoro e le retribuzioni. Su queste due colonne si impianta e cresce l'edificio dei diritti che contiene lotta al precariato, libertà di stampa, diritto di cronaca, eliminazione delle querele bavaglio, modifica e revisione delle leggi che limitano la professione, rilancio delle imprese editoriali, governo dei processi legati all'intelligenza artificiale. In Umbria non siamo un'isola felice il report dell'Osservatorio di novembre scorso ha messo in luce che fra le regioni del Centro l'Umbria è quella con più difficoltà sia dal punto di vista editoriale che delle retribuzioni. Per questo motivo abbiamo prontamente rilanciato il dialogo con la Regione per dare attuazione concreta ad una legge sull’editoria già approvata ma che non è stata ancora applicata e non ha prodotto i suoi effetti. Dobbiamo trovare strumenti che aiutino a superare i problemi. Tutto questo va fatto insieme, in un rinnovato spirito di appartenenza che deve riconoscersi negli istituti che rappresentano i giornalisti in Italia, ossia il Sindacato e l'Ordine professionale».

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