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Vertenze 14 Feb 2014

Assurdo bavaglio ai dipendenti: proibito parlare con la stampa

"L'incredibile notizia del divieto ai dipendenti del Comune di Parma di parlare con i giornalisti, pena la sospensione dal servizio per quattro giorni, assieme a tante altre proibizioni e minacce di sanzioni, non può lasciare indifferente il nostro Sindacato, ma neppure chi ha a cuore un minimo di democraticità della società istituzionale e civile italiana.

"L'incredibile notizia del divieto ai dipendenti del Comune di Parma di parlare con i giornalisti, pena la sospensione dal servizio per quattro giorni, assieme a tante altre proibizioni e minacce di sanzioni, non può lasciare indifferente il nostro Sindacato, ma neppure chi ha a cuore un minimo di democraticità della società istituzionale e civile italiana.

Lo affermano, Giovanni Rossi, Presidente Fnsi e Serena Bersani, Presidente Aser. Il tema, ovviamente, non è quello di reprimere l'uso dei mezzi d'informazione e dei social network per insultare e denigrare, ma, sembra di capire, quello d'impedire che informazioni che non piacciono a chi governa la città giungano ai cittadini.
In questo consisterebbe il rinnovamento e "la nuova politica"? Non possiamo che esprimere il più grande sconcerto di fronte a scelte e provvedimenti il cui scopo evidente è sottrarre chi amministra dal dover rendere conto agli elettori delle proprie scelte grazie al controllo che l'informazione deve poter esercitare su tutti i poteri, compreso quello locale, senza tentare di impedirne la funzione attraverso mezzi come quello messo in atto dal Comune di Parma.
Il nostro invito agli amministratori parmigiani è di rivedere quelle norme avendo anche maggiore considerazione della serietà dei propri dipendenti". Parma 15 febbraio 2014

 

NON PARLARE ALLA STAMPA, FNSI BACCHETTA GIUNTA M5S PARMA - NUOVO CODICE COMPORTAMENTALE PER DIPENDENTI È 'ASSURDO BAVAGLIO'

La Federazione Nazionale della Stampa e l'Associazione Stampa Emilia-Romagna bacchettano la Giunta a 5 Stelle del sindaco Federico Pizzarotti per "l'incredibile notizia del divieto ai dipendenti del Comune di Parma di parlare con i giornalisti, pena la sospensione dal servizio per quattro giorni, assieme a tante altre proibizioni e minacce di sanzioni".
In quel Comune - affermano in una nota il presidente Fnsi, Giovanni Rossi, e la presidente dell'Aser, Serena Bersani - "qualcuno ha perso la testa": questo "assurdo bavaglio" non può "lasciare indifferente il nostro Sindacato, ma neppure chi ha a cuore un minimo di democraticità della società istituzionale e civile italiana. Il tema, ovviamente, non è quello di reprimere l'uso dei mezzi d'informazione e dei social network per
insultare e denigrare, ma, sembra di capire, quello d'impedire che giungano ai cittadini informazioni che non piacciono a chi governa la città. In questo consisterebbe il rinnovamento e 'la nuova politica' Non possiamo che esprimere il più grande sconcerto di fronte a scelte e provvedimenti il cui scopo evidente è sottrarre chi amministra dal dover rendere conto agli elettori delle proprie scelte grazie al controllo che
l'informazione deve poter esercitare su tutti i poteri, compreso quello locale, senza tentare di impedirne la funzione attraverso mezzi come quello messo in atto dal Comune di Parma. Il nostro invito agli amministratori parmigiani - scrivono Rossi e Bersani - è di rivedere quelle norme avendo anche maggiore
considerazione della serietà dei propri dipendenti".
Il nuovo codice comportamentale del Comune di Parma, che ha recepito quello nazionale approvato l'aprile scorso, vieta la critica all'Amministrazione comunale anche parlando con gli amici fuori dal lavoro, il commento sui social network e, tra l'altro, i contatti con i giornalisti. (PARMA, 15 FEBBRAIO - ANSA)

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