L’Asu per assicurare la massima partecipazione allo sciopero proclamato dalla Fnsi per sabato 30 giugno 2007 ha promosso, per la prima volta insieme con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, un punto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e informazione per cittadini che verrà allestito la mattina del 29 giugno 2007 in piazza della Repubblica a Perugia (dove verrà allestito anche un gazebo) e vi sarà presente il segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, che nel pomeriggio, alle ore 14.30, parteciperà ad una assemblea a "il Giornale dell'Umbria", e in piazza Tacito a Terni
Contemporaneamente nelle due città le quattro sigle sindacali effettueranno un volantinaggio per spiegare ai cittadini le ragioni di questa nuova giornata di “silenzio dell’informazione” contro l’attacco che più soggetti stanno portando all’autonomia dei giornalisti e al diritto di cronaca.
C’è nel Paese un’emergenza democratica - come Fnsi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno messo in evidenza al recente Forum di Gubbio - che si manifesta attraverso il rifiuto degli editori della Fieg a rinnovare il contratto di lavoro dei giornalisti, il dilagare del precariato e del lavoro nero, le minacce degli stati di crisi, il disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche, i ritardi della riforma della legge sull’editoria e dei meccanismi che tengono la Rai nella paralisi operativa e sotto il controllo dei partiti.
Un’emergenza democratica che solo una forte risposta dei giornalisti e la mobilitazione di tutte le componenti sociali più sensibili possono fermare.
Cgil, Cisl e Uil sostengono la vertenza dei giornalisti
Venerdì 29 giugno mobilitazione comune a Perugia e Terni
Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Asu per la prima volta insieme vogliono denunciare al Paese il grave pericolo costituito dai continui tentativi di condizionare il pieno rispetto del diritto di tutti i cittadini ad un’informazione autonoma, libera e di qualità.
Da oltre due anni gli editori della Fieg, che - anomalia tutta italiana - sono gli stessi soggetti forti dell’imprenditoria e della finanza, negano ai giornalisti il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, in perfetta sintonia con quei settori di Confindustria che vogliono indebolire e limitare la contrattazione collettiva dei lavoratori. Per questo Fnsi, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno ritenuto di dare vita a forme di protesta comuni.
Venerdì 29 giugno 2007, in vista dello sciopero dei giornalisti fissato per sabato 30, i sindacati umbri allestiranno dei punti di informazione a Perugia, in piazza della Repubblica, e a Terni, in piazza Tacito. Nelle due città verrà effettuato un volantinaggio per spiegare ai cittadini le ragioni di questa nuova giornata di “silenzio dell’informazione”, contro l’attacco che più soggetti stanno portando all’autonomia dei giornalisti e al diritto di cronaca. A Perugia, sempre in piazza della Repubblica, verrà anche installato per l'intera giornata un gazebo dove si potranno ottenere informazioni sulla vertenza. Sarà presente anche il segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, Giovanni Rossi.
Ufficio stampa Cgil Umbria
I giornalai della provincia di Terni esprimono solidarietà ai giornalisti in sciopero ricordando come i problemi della stampa coinvolgano tutte le parti della filiera, nessuno escluso. I rivenditori dell'Umbria sono tenuti da dieci anni sotto scacco dall'editore del Messaggero che ha imposto nella regione, unica in tutta Italia, il prezzo di vendita del quotidiano a 0,60, creando una sorta di gabbia salariale solo per i giornalai umbri. La vendita è definita promozionale: dieci anni sono un po’ troppi per una vendita promozionale! Vogliamo, perciò, associarci al grido di protesta verso gli editori e abbiamo stilato un documento di solidarietà nei confronti dei giornalisti che apparirà nelle edicole di Terni e provincia già da domani mattina. In questo volantino, sono presenti pure le nostre ragioni nei confronti del Messaggero.
I giornalai di Terni e provincia.
IL VOLANTINO
SI.NA.GI.
SINDACATO NAZIONALE GIORNALAI d’ITALIA.
Ai Rivenditori di Terni e Provincia
Gli edicolanti della provincia di Terni esprimono piena solidarietà ai giornalisti in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro. Il mondo dell’editoria sta attraversando un momento delicato e difficile e tutti gli esponenti della filiera della stampa, dai giornalisti fino ai rivenditori, avvertono lo stato di profondo disagio e pericolo che mai come ora si sta vivendo.
In particolare i rivenditori dell’Umbria denunciano il comportamento scorretto e antiparitario che il quotidiano romano Il Messaggero sta attuando nei loro confronti da più di dieci anni. In Umbria il prezzo del Messaggero è da dieci anni fissato in o,6o centesimi, attuando, così una sorta di gabbia salariale in cui gli unici a soffrire sono i giornalai dell’Umbria. Nel rispetto delle leggi sull’editoria, della circolazione delle idee e delle vigenti regole sancite dall’accordo nazionale , stipulato tra editori e rivenditori, i giornalai dell’Umbria hanno mantenuto parità di trattamento tra le testate, garantendo anche al Messaggero lo stesso spazio di vendita. La stessa parità di trattamento è invece negata ai rivenditori dell’Umbria, costretti a lavorare un prodotto editoriale ad un prezzo decisamente inferiore a quello praticato in tutta Italia. Non è più possibile giustificare questa scelta editoriale come vendita promozionale. Le vendite promozionali hanno durata limitata e non possono insistere per dieci anni in maniera continuativa.
Se l’editore del quotidiano romano, sig. Caltagirone, vuole continuare a vendere il proprio giornale ad un prezzo inferiore a quello praticato in tutta Italia è libero di continuare a farlo. I rivenditori umbri e quelli della provincia di Terni in particolare non intendono togliere ai lettori questo beneficio. Chiedono, però, che nel rispetto della parità di trattamento venga loro riconosciuto un aggio non sul prezzo di vendita fissato in Umbria, ma su quello reale del giornale che in tutto il territorio nazionale è pari ad un euro.
I giornalai della provincia di Terni