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Uffici Stampa 17 Feb 2011

Assostampa Toscana: “Il sindaco Renzi risponda sul Maggio Musicale Fiorentino. Chiesto di nuovo un incontro su ufficio stampa del teatro”

''Perché il sindaco di Firenze Matteo Renzi, così rapido e attento e nelle sue comunicazioni con i social media, non assicura la stessa tempestività quando si tratta di rispondere a una richiesta di incontro avanzata da un sindacato?'' E' questo quanto chiede l'Associazione Stampa Toscana, il sindacato unitario dei giornalisti toscani, segnalando che sono ''ormai trascorsi quasi due mesi da quando ha chiesto un confronto con Palazzo Vecchio su quanto successo a fine 2010 all'ufficio stampa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino''.

''Perché il sindaco di Firenze Matteo Renzi, così rapido e attento e nelle sue comunicazioni con i social media, non assicura la stessa tempestività quando si tratta di rispondere a una richiesta di incontro avanzata da un sindacato?'' E' questo quanto chiede l'Associazione Stampa Toscana, il sindacato unitario dei giornalisti toscani, segnalando che sono ''ormai trascorsi quasi due mesi da quando ha chiesto un confronto con Palazzo Vecchio su quanto successo a fine 2010 all'ufficio stampa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino''.

Un incontro, afferma l'Associazione Stampa Toscana, domandato a Matteo Renzi in qualità di sindaco ma anche di presidente della Fondazione, ''per valutare se davvero l'amministrazione comunale condivida la scelta di licenziare una delle colleghe giornaliste più esperte e stimate nel settore e per individuare soluzioni soddisfacenti per tutte le parti in causa''.

''Il sindacato dei giornalisti ritiene che la questione non sia  affatto chiusa e che non lo potrà essere con la strategia del silenzio e del fatto compiuto. Non è infatti chiusa né a livello legale, con una causa che presumibilmente inciderà sensibilmente sui bilanci del Teatro. Non lo è per tanti colleghi che da tutta Italia ancora fanno pervenire le loro manifestazioni di sconcerto e di solidarietà. E non lo può essere per un sindacato a cui non si può chiedere di rassegnarsi al fatto che uno dei migliori uffici stampa della cultura a livello nazionale sia stato sacrificato per privilegiare non meglio definite attività di marketing''. (ADNKRONOS)

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