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Sindacale 01 Ago 2006

Assostampa Ligure e Ordine: Genova, indagato e perquisito giornalista de Il Corriere Mercantile

Perquisizione in redazione (scrivania e computer), dell’auto e a domicilio alla ricerca di documenti e di intercettazioni collegate a un’indagine in corso tra Genova e Montecarlo in tema di riciclaggio di denaro e rifiuti. E’ questa la motivazione che ha portato la procura di Genova a indagare un giornalista de Il Corriere Mercantile, impegnando nell’operazione cinque agenti della polizia giudiziaria.

Perquisizione in redazione (scrivania e computer), dell’auto e a domicilio alla ricerca di documenti e di intercettazioni collegate a un’indagine in corso tra Genova e Montecarlo in tema di riciclaggio di denaro e rifiuti. E’ questa la motivazione che ha portato la procura di Genova a indagare un giornalista de Il Corriere Mercantile, impegnando nell’operazione cinque agenti della polizia giudiziaria.

La procura ha disposto il sequestro dell’hard disk del computer del collega. E’ questo l’ennesimo caso che vede a Genova, come in altre città, giornalisti inquisiti per la violazione del segreto investigativo o la pubblicazione “arbitraria” di atti giudiziari. Ma è curioso – per non usare altre aggettivazioni - che in questa vicenda, nota da mesi e giudiziariamente in corso da oltre un anno, confermata ufficialmente in varie sedi, appaia come soggetto pericoloso chi fa il proprio lavoro. La magistratura sembra essere più solerte di chi, in sede governativa e parlamentare, invoca sanzioni pesantissime per i giornalisti e i media impegnati sui vari fronti della cronaca. Soprattutto quando al centro delle indagini ci sono i “furbetti del quartierino”, esponenti di varie lobbies politico economiche, vertici di organismi inquirenti civili e militari di vario tipo. E mentre c’è chi si arrampica, a tutti i livelli, sugli specchi per giustificare un indulto giusto nel principio, ma errato nella scelta dei reati “bonificati” e nella ricaduta dei benefici per molti dei soggetti che ne usufruiranno, nella realtà di ogni giorno l’applicazione di misure sempre più restrittive nei confronti del mondo dell’informazione fa passi da gigante. Esprimere solidarietà ai colleghi coinvolti nella vicenda è diventato, purtroppo, quasi un atto di routine. Mentre è diventata una ruotine pericolosa alla quale ben pochi prestano attenzione, quella delle perquisizioni e dei giornalisti indagati per la violazione di un segreto che nemmeno Pulcinella avrebbe più il coraggio di definire come tale. Attilio Lugli Presidente Ordine dei giornalisti della Liguria Marcello Zinola Segretario Associazione Ligure dei giornalisti

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